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Il tennista serbo Novak Djokovic, classe 1987, ha subito la sconfitta agli Australian Open sotto i colpi di Jannik Sinner. Djokovic ha dimostrato la propria sportività complimentandosi con Sinner e ha ammesso di aver giocato una delle sue peggiori partite.

A differenza del giovane collega che si consola con i dolci, Djokovic a tavola è molto ligio. L’atleta ha scelto un’alimentazione vegetale dal 2015. Una scelta che, a suo dire, lo ha reso il campione che è oggi.

Il rigore di Djokovic e la dieta su misura

A svelare nel dettaglio la dieta di Djokovic è il giornalista spagnolo José Morón su X: al risveglio Novak beve un bicchiere di acqua calda o a temperatura ambiente. La temperatura è importante, l’acqua fredda richiederebbe al corpo troppa energia per essere scaldata. In aggiunta, un frullato con alghe, sedano e spinaci.

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Il tofu per cena e le 16 ore di digiuno per Djokovic

A colazione un bel carico di fibre con muesli biologico senza glutine, avena, frutta e miele di manuka, un nettare estratto dall’omonimo albero, dal sapore terroso, oliato ed erbaceo.

A pranzo invece, riso, patate e verdure varie. E per concludere una cena a base di tofu, panna o zuppe che non consuma mai dopo le 19. All’alimentazione vegetale stringata, il tennista serbo alterna 14-16 ore di digiuno al giorno e tanto riposo.