Continuano gli Europei in Germania dove il 2 luglio si è giocato l’ultimo ottavo di finale di Euro 2024 tra Austria e Turchia alla Red Bull Arena di Lipsia. Grazie alla doppietta del difensore turco Merih Demiral, ex Juventus e Atalanta, la squadra di Montella ha conquistato il passaggio ai quarti di finale. L’esultanza del calciatore per la vittoria, tuttavia, è scappata letteralmente di mano, perché il difensore ha mimato con le mani due lupi. Un gesto che non è passato inosservato e ha dato il via a una polemica e a una squalifica.
Saluto del lupo, il significato celato
Il significato del saluto o gesto del lupo, fa riferimento alla politica turca, in particolare al saluto dei ‘Lupi Grigi’, movimento politico di estrema destra turco e antisemita, noto anche per il coinvolgimento nell’attentato a papa Giovanni Paolo II e nome informale dell’organizzazione paramilitare nazionalista Ulku Ocaklari (i Focolari Idealisti). Tale gesto, oltre ad essere vietato dal regolamento della Uefa, dal 2019 è abolito anche in Austria, in Francia e ora anche la Germania sta seguendo le stesse orme per vietarlo.
Demiral, un’esultanza compromettente
In conseguenza di tale azione da parte del difensore turco che ha salutato i tifosi da ‘Lupo grigio’, la UEFA ha aperto un’indagine contro Demiral per “presunto comportamento inappropriato”, nonché ha determinato la squalifica del calciatore per le prossime due partite. Salterà, quindi, il quarto di finale di sabato 6 luglio alle 21 contro l’Olanda a Berlino, e l’eventuale semifinale. In difesa del giocatore e’ intervenuta la federazione turca che ha inutilmente tentato di far valere le sue ragioni e ridurre la sanzione a una multa.
Saluto del lupo, la risposta di Demiral
Il difensore della nazionale turca non accenna al pentimento del proprio gesto: sulla propria pagina Instagram, infatti, ha pubblicato un carosello di fotografie che raccontano il momento della vittoria, tra cui la stessa foto del saluto compromettente, in cui si legge: “Alzati Turchia, per te non c’è limite all’altezza”. Inoltre, alla fine della partita contro l’Austria ha affermato: “Sono contento di averlo fatto per indicare l’identità turca. Ho visto che i tifosi lo facevano e ho voluto rispondere”.