sinner grigliata
⏱️ 2 ' di lettura

C’è chi nasce con la camicia, chi con la racchetta in mano. L’altoatesino Jannik Sinner, classe 2001, ha impugnato la racchetta da tennis a soli tre anni e mezzo e fin da giovanissimo ha saputo dare prova del suo precoce talento.

Leggi anche Australian Open, Sinner batte Djokovic. Che ammette: “Mi ha shockato”

I segreti dell’alimentazione di Jannik Sinner

A parte la rigorosa dieta che segue in quanto atleta, a tavola il campione ha preferenze ben precise e ama così tanto il gusto delle carote da consumarle anche al cambio campo durante le sue partite.

Sarà per la passione per l’ortaggio arancione o per la capigliatura che ricorda “Pel di Carota” di Jules Renard, Sinner ha ispirato un gruppo di suoi fan a vestirsi da carota e a seguirlo nei suoi viaggi in giro per il mondo: i Carota Boys, 5 ragazzi molto apprezzati dal tennista diventati quasi subito un fenomeno virale. 

I gusti di Sinner e l’aiuto del papà cuoco

Non solo ortaggi però. All’estero il giovane ha assaggiato Fish & Chips ed è stato subito amore.
Anche pizza e sushi sanno piacevolmente stuzzicare le papille gustative di Jannik, ma i dolci occupano un posto speciale nelle preferenze del tennista. In una dichiarazione rilasciata a La Gazzetta dello Sport nel 2021 ammise: “Non perderò di certo una partita perché la sera prima mangio un dolcetto”.

Sempre sulle colonne del quotidiano sportivo, l’atleta ammise anche di saper cucinare. Ricette semplici, soprattutto primi piatti, ma quando la preparazione diventa complicata ecco che scatta l’aiutino da casa. A papà Hanspeter, cuoco di professione, squilla il telefono e parte il tutorial per la buona riuscita del piatto.

Il piatto che Jannik Sinner non mangerebbe mai

Da non sottovalutare le grigliate. Nel 2022, lo scatto del giovane alle prese con un fumante barbecue nella casa a Cincinnati fece il giro del web.
C’è un piatto che però supera tutti gli altri: la cotoletta alla milanese. E c’è anche qualcosa che non mangerebbe mai, gli insetti: “So che c’è molta gente che lo fa, ma per me è un’esperienza impensabile, non potrei mai fare una cosa del genere”.
Stefania Giacco