salario minimo
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Italia, Austria, Finlandia, Danimarca e Svezia sono gli unici cinque Paesi dell’Unione europea a non avere una legge sul salario minimo. L’Istituto europeo di statistica Eurostat ha scattato una fotografia della situazione al 1 gennaio 2025 che permette di comprendere le principali differenze tra uno Stato e l’altro relativamente alle retribuzioni minime, al lordo delle trattenute fiscali e contributive, che i cittadini lavoratori possono avere. 

La Germania ha un salario minimo fissato per legge pari a 2.161 euro al mese lordi, la Francia l’ha fissato a 1.802 euro al mese, la Spagna a 1.361 euro, il Lussemburgo a 2.638, l’Irlanda a 2.282 e i Paesi Bassi a 2.193.

Seguono poi il Belgio, con 2.070 euro lordi mensili minimi, il Portogallo con 1.015 euro, la Lituania con 1.038 euro, la Polonia con 1.091 euro e la Slovenia con 1.278 euro.

Il salario minimo in Bulgaria è di 551 euro, in Ungheria di 707, in Lettonia di 740 e in Romania di 814.

In Italia il dibattito è stato più volte portato nelle aule del Parlamento ma non si è mai riusciti ad ottenere una legge sul salario minimo.