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Se all’interno della vostra famiglia sta per arrivare un bambino e vi state domandando come si comporterà il vostro micio al suo arrivo, oppure se avete un bimbo piccolo e avete voglia di allargare la famiglia adottando un piccolo gattino non abbiate timore: sappiate che tra gatti e bambini può instaurarsi una bella complicità. Ad ogni modo però, è importante ricordare che ci sono alcune linee guida che si possono seguire per rendere la convivenza il più serena possibile:

Aspettare che il bambino cresca

Il primo consiglio prima di prendere un gatto, se non ne avete mai avuto uno, è di aspettare che vostro figlio abbia almeno 8 anni. In questo modo sarà abbastanza grande da capire le esigenze di un altro essere vivente. 

Cosa fare e cosa no

Appena il gatto entrerà in casa, spiegate subito al bambino come dovrà interagire con lui, spiegando cosa può e cosa non può fare con il micio, ad esempio non tirargli la coda o le orecchie, non dargli cibi potenzialmente nocivi ecc. 

Stabilire gli spazi

Ognuno ha i suoi spazi in casa, anche gli amici pelosi. Mostrate a vostro figlio quali sono gli spazi del gatto, come la lettiera, la zona in cui mangia e in cui dorme, come la cuccia, ed insegnategli a non invadere, toccare o distruggere quegli stessi spazi. 

Supervisione

Soprattutto nei primi momenti di interazione e di gioco tra gatto e bambino è essenziale la supervisione dei genitori, per evitare che si facciano male a vicenda o che accada qualsiasi tipo di imprevisto. 

Se la mamma è in dolce attesa?

In questo caso bisognerà preparare il gatto all’arrivo del neonato: i gatti capiscono autonomamente se la mamma è incinta sentendo il suo nuovo odore. Basterà, quindi, fargli vedere e annusare le tutine del piccolo e al suo arrivo in casa dedicare un po’ di tempo al micio per salutarlo e fargli una carezza, facendolo sentire incluso.