E’ uno dei consigli più ripetuti dell’estate, tramandato da generazioni come verità assoluta: “Non si fa il bagno dopo mangiato”, ma è davvero così? Esiste sul serio un rischio scientifico legato alla digestione in corso? Tra miti da sfatare e paure infondate, ecco cosa dice la scienza a riguardo
Vacanza, fare il bagno dopo mangiato: la paura della congestione
Da sempre si pensa che fare il bagno dopo aver pranzato possa causare congestione e crampi alla pancia. Pertanto, è opinione comune consigliare di aspettare da uno a tre ore per permettere alla digestione di fare il suo corso, soprattutto se a pranzo, sotto l’ombrellone, si è fatto un pasto molto abbondante. Quando si parla di congestione, infatti, si intende un blocco digestivo dovuto a un repentino sbalzo termico. Nello specifico, a causa del brusco cambiamento della temperatura esterna, si verificherebbe un minore afflusso di sangue allo stomaco durante la digestione. Il sangue viene richiamato nelle aree periferiche del corpo per mantenere la temperatura e questo può rallentare o bloccare la digestione.
Tuttavia, tale sbalzo termico può verificarsi in diverse situazioni, non solo in acqua: passando da un ambiente estremamente caldo a un locale con aria condizionata o ingerendo cibi e bevande ghiacciate.
Vacanza, fare il bagno dopo mangiato: la parola all’esperto
La presidente della Società italiana di Pediatria – Sip, Annamaria Staiano, nonchè Professore Ordinario di Pediatria presso l’Università di Napoli Federico II e Direttore dell’UOC di Pediatria Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria federiciana, è anche Presidente della Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica – Espghan da maggio 2024 e nel 2022, come riporta il sito ufficiale della società, ha chiarito se è possibile fare il bagno dopo mangiato o meno, in un’intervista rilasciata al magazine ‘GrandHotel’: “Non esiste una regola scientifica che preveda questa attesa- spiega Staiano- anche perché la digestione avviene in modo diverso a seconda degli alimenti. Può avere un senso se il bambino ha consumato un pasto abbondantissimo costituito da fritture, alimenti molto grassi, salse e intingoli ovvero da piatti che richiedono una lunga e laboriosa digestione. Se invece il bambino ha mangiato, come dovrebbe essere, un piatto di pasta condita con olio e pomodoro e magari un po’ di pesce o una fettina di carne può senz’altro entrare in acqua anche subito dopo pranzo. Attenzione, però – ricorda la Presidente – bisogna immergersi in acqua gradualmente, bagnandosi prima le caviglie, i polsi, quindi lo stomaco e poi le tempie. Si deve cioè evitare lo sbalzo termico a cui lo esporrebbe tuffarsi o immergersi di colpo, che potrebbe causare la perdita di conoscenza. Sempre per questa ragione, il bambino non dovrebbe fare il bagno quando è accaldato e sudato: prima di entrare in acqua, sia pure gradualmente, dovrebbe rinfrescarsi all’ombra”.
Vacanza, fare il bagno dopo mangiato: consigli utili per fare il bagno in sicurezza
Non è la digestione il vero problema dei pranzi al mare d’estate, ma il freddo: se si entra in acqua molto fredda, la differenza tra la temperatura del corpo e quella dell’acqua può portare ad una reazione del sistema nervoso autonomo con conseguente calo della pressione sanguigna e del battito cardiaco e rischio di insorgenza di un possibile svenimento o annegamento. Tra i consigli più utili per fare il bagno in totale sicurezza si annoverano: evitare di mangiare cibi molto grassi e soprattutto abbondanti, meglio prediligere pasti leggere; come raccomandato anche dall’esperta, meglio entrare in acqua in modo graduale, abituandosi, così, alla temperatura; se possibile, fare il bagno in compagnia di qualcuno, che può intervenire in caso di malessere o di problemi, avvertendo il bagnino ed eventualmente altri bagnanti.