caso-scommesse
⏱️ 2 ' di lettura

Un nuovo filone d’indagine sulle scommesse illegali online sta scuotendo il mondo del calcio italiano. Secondo quanto emerso da un’inchiesta della Guardia di Finanza di Torino, sarebbero dodici i calciatori, alcuni ancora attivi in Serie A, a essere finiti sotto indagine per presunti legami con piattaforme di gioco non autorizzate. Il sequestro complessivo ammonterebbe a circa 1,5 milioni di euro, riconducibili a un sistema di scommesse clandestine gestito da due soggetti già noti alle autorità: Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera.

I calciatori coinvolti e le indagini sui dispositivi sequestrati

Secondo gli inquirenti, il denaro derivante dalle attività di scommessa sarebbe stato movimentato attraverso una gioielleria milanese, utilizzata come una sorta di “banca occulta”. I tre amministratori dell’esercizio, Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini, risultano indagati per aver facilitato i flussi di denaro legati alle giocate irregolari.

I nomi dei calciatori sono emersi in seguito all’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati nell’ottobre 2023 a Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, già finiti al centro del primo caso scommesse e successivamente squalificati dalla giustizia sportiva. Dagli approfondimenti tecnici, sono stati identificati altri dieci atleti transitati per la Serie A tra il 2021 e il 2023, alcuni dei quali attualmente tesserati per club italiani.

Tra questi figurano:

  • Alessandro Florenzi (Milan)
  • Nicolò Zaniolo (oggi alla Fiorentina)
  • Mattia Perin (Juventus)
  • Weston McKennie (Juventus)
  • Leandro Paredes (Roma)
  • Ángel Di María (oggi al Benfica)
  • Raoul Bellanova (Atalanta)
  • Samuele Ricci (Torino)
  • Cristian Buonaiuto (Padova)
  • Matteo Cancellieri (Parma)
  • Junior Firpo (Leeds United)
  • fuori dal mondo calcistico, il tennista Matteo Gigante.

L’impatto sulla giustizia sportiva: scenari incerti

Dal punto di vista sportivo, la situazione è in fase di valutazione da parte della Procura della FIGC. L’eventuale utilizzo di piattaforme illegali per il solo poker e non per scommesse sul calcio, potrebbe non comportare sanzioni disciplinari, come già avvenuto in casi precedenti. Tuttavia, ogni singolo caso verrà analizzato per stabilire se vi siano stati comportamenti in contrasto con l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva. Per Tonali e Fagioli, già squalificati per altri fatti analoghi, la FIGC potrà intervenire nuovamente solo nel caso in cui emerga materiale non ancora valutato nei procedimenti precedenti. L’eventualità di una seconda sanzione dipenderà quindi dalla natura e dalla novità delle eventuali condotte.

Il procedimento è ancora in corso, e nuovi sviluppi sono attesi nei prossimi mesi. Le autorità giudiziarie e sportive continueranno a monitorare il caso, mentre il calcio italiano si trova nuovamente a riflettere sulla necessità di prevenzione, educazione e vigilanza per preservare l’integrità del gioco.