Putin sospende new start
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Nel corso del suo lungo intervento in occasione dell’Assemblea Federale a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di aver intenzione di sospendere l’applicazione del nuovo trattato Start, rimanendo comunque all’interno di esso, poiché non può permettere che – come stabilito dal trattato appunto – gli ispettori americani abbiano accesso i siti nucleari russi. Putin ha poi invitato il ministero della Difesa e Rosatom a tenersi pronti per dei test sulle armi nucleari: “Non le useremo per primi – ha aggiunto il presidente russo – ma non possiamo farci trovare impreparati”. Una presa di posizione forte e d’impatto, che ha fatto impensierire non pochi leader mondiali. 

Ma che cos’è il nuovo trattato Start?

Il termine ‘Start’ è in realtà un acronimo usato in gergo militare e politico per riferirsi al nuovo trattato Start e sta per “New Strategic Arms Reduction Treaty” (Nuovo trattato per la riduzione delle armi nucleari) e fu firmato a Praga l’8 aprile 2010 dai due presidenti di allora: Barack Obama e Dmitri Medvedev.

L’entrata in vigore del nuovo trattato Start avvenne il 5 febbraio dell’anno successivo e la sua validità è stata prorogata già due volte, nel 2016 e nel 2021. Il successivo rinnovo dovrà dunque essere deciso nel 2026.

Cosa prevede il trattato?

Il nuovo Start prevede per entrambe le parti: 

  • Limite di 1550 tra testate e bombe nucleari 
  • Limite di 800 vettori nucleari tra Missili Balistici Intercontinentali, Sottomarini Nucleari Lanciamissili e Bombardieri Pesanti
  • Limite di 700 vettori nucleari tra Missili Balistici Intercontinentali (ICBM), Sottomarini Nucleari Lanciamissili (SLBM) e Bombardieri Pesanti contemporaneamente operativi