Dal Pandoro Balocco alle Uova di Pasqua Dolci Preziosi, la Ferragni è stata davvero “poco chiara” riguardo la correlazione tra le vendite dei prodotti e le donazioni benefiche ad esse correlate?
In un messaggio di scuse sui social lei lo definisce un “errore di comunicazione”. Un errore molto rischioso per chi ha costruito un impero da 40 milioni di euro grazie alla sua immagine.
E infatti, sono almeno 10mila i followers che, secondo il quotidiano Il Messaggero, hanno abbandonato la Ferragni non appena esplosa la notizia.
D’altro canto, invece, è bastato un messaggio di scuse pubblicato sui social in tono sommesso e con la voce rotta dall’emozione per suscitare solidarietà nei fan che hanno commentato con messaggi di apprezzamento l’ammissione di colpa arrivata dopo qualche giorno di silenzio (e solo relativamente al caso Balocco).
Chiara Ferragni l’influencer più amata e più contestata
Chiara Ferragni è probabilmente l’influencer più contestata e al tempo stesso più amata della digital economy. Tra una fetta di pandoro e un pezzo di cioccolato, però, tutta questa storia emana un certo odore di pubblicità.
Non fu un tizio di nome Oscar Wilde a dire (per bocca di Dorian Gray): “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”?
“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”
In Italia il giro d’affari che gravita attorno al mondo degli influencer ammonta a 400 milioni di euro. Una filiera che coinvolge 3 milioni di italiani e che genera un volume complessivo di oltre un miliardo di euro. Da qui è facile comprendere il fenomeno dell’Influencer Marketing e dello più specifico Cause Related Marketing (CRM), l’insieme di attività di marketing e comunicazione focalizzate su una causa di rilevanza sociale. È stato proprio questo il caso del Pandoro Pink Christmas di Balocco brandizzato Chiara Ferragni e venduto al triplo del prezzo e dell’Uovo di Pasqua Dolci Preziosi.
Il caso Balocco e il pandoro Pink Christmas
Il “pandoro gate” è scoppiato con il provvedimento pubblicato dall’Antitrust il 15 dicembre, che sanziona la società Fenice (per 400 mila euro), TBS Crew di Chiara Ferragni (per 675 mila euro) e Balocco (Per 420 mila euro) per pratica commerciale scorretta.
Nel provvedimento di multa, l’Antitrust -l’Autorità Garante delle Comunicazioni e del Mercato (Agcm) – ha rilevato che a suo avviso “l’operazione dei pandori “griffati” Ferragni è stata essenzialmente una operazione di marketing condotta da Balocco con l’obiettivo di tentare di riposizionare (“svecchiare”) sul mercato il Pandoro Balocco dandone una immagine diversa; per altro verso, che la donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino, pubblicizzata come associata alle vendite del suddetto Pandoro, non ha avuto alcun rapporto con le vendite stesse”. La donazione sarebbe stata infatti individuata come realizzata il 2 maggio 2022, ben sette mesi prima del Natale.

