IMPRONTA IDRICA
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Così come si può calcolare la propria carbon footprint, ovvero la quantità di CO2 emessa con il nostro stile di vita (trasporti, alimentazione, servizi) è possibile quantificare anche la propria impronta idrica, che tiene conto della quantità di acqua usata per produrre un bene di cui usufruiamo o per mantenere un determinato stile di vita. Lo scopo di calcolare a quanto ammonta la propria impronta idrica è quello di diffondere consapevolezza sulla quantità di acqua necessaria alla produzione di oggetti e beni di uso quotidiano e di spingere sempre più persone ad avere un approccio rispettoso e parsimonioso nei confronti delle limitate risorse idriche di cui disponiamo.

A partire dai primi anni 2000, alcune aziende, servizi e organizzazioni hanno cominciato a tenere traccia della propria hydric footprint, ovvero della propria impronta idrica.

Questo calcolo, che rende possibile quantificare i litri di acqua usati per produrre un bene o per mantenere un determinato stile di vita, è applicabile anche ai singoli individui.

Impronta industriale

L’impronta idrica delle imprese e dei servizi viene calcolata sommando tre componenti: acqua blu, acqua verde e acqua grigia, che, rispettivamente, si riferiscono all’acqua usata per scopi agricoli ed industriali, alle risorse idriche che evaporano o traspirano e, infine, alla quantità di acqua necessaria a diluire le acque reflue affinché queste rispettino gli standard idrici del luogo in cui l’impresa opera. 

Impronta individuale

Il calcolo per il singolo individuo tiene invece conto del suo stile di vita, delle sue abitudini alimentari, dei consumi medi di acqua in ambito domestico.

Per sapere a quanto ammonta il consumo di acqua basta raggiungere il sito waterfootprint.org

Calcolare a quanto ammonta la propria impronta idrica potrebbe farci rendere conto che il consumo di acqua passa anche dal tipo di cibo che consumiamo e

che forse potremmo ridurre il numero di lavatrici, lavastoviglie o addirittura di docce durante la settimana per avere un approccio più rispettoso e parsimonioso nei confronti delle limitate risorse idriche di cui disponiamo. Non solo per l’ambiente, ma anche per il portafogli.