Tra laghi prosciugati, allevamenti e coltura senz’acqua, sono molte le regioni italiane, soprattutto quelle del sud, che non vedono la pioggia da mesi e che sono avvolte da un allarme siccità che non accenna a diminuire. A tal proposito, Legambiente, ha scattato una fotografia della situazione nello stivale, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il 5 giugno, da cui è emerso che Dal 2020 a metà maggio 2024 nella Penisola si sono registrati 81 danni da siccità prolungata. Lombardia (15), Piemonte (14) e Sicilia (9) le regioni più colpite in questi anni, seguite da Sardegna (6), Emilia-Romagna (6) e Trentino-Alto-Adige (6).
Siccità, piogge non uniformi nel territorio
Già dal 2023 le precipitazioni non si sono rivelate uniformi in Italia: la Sicilia e la Calabria ionica, infatti, vivevano una situazione di siccità estrema già alla fine del 2023. E’ importante sottolineare, infatti, che quando le piogge sono scarse, le riserve idriche non si rigenerano e Italia diventa così a tre livelli nello stato di severità idrica, secondo il bollettino pubblicato regolarmente da Ispra: verde tutto il Nord fino a Toscana e Emilia Romagna, con disponibilità idrica nella norma; giallo con severità idrica “media” per tutto il Centro, Sardegna e fino a Calabria e Puglia; rosso per la Sicilia, in severità idrica tanto alta da richiedere lo stato di emergenza nazionale.
Siccità, le quattro categorie
Secondo la definizione del sito Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la siccità è una condizione meteorologica naturale e temporanea in cui si manifesta una sensibile riduzione delle precipitazioni rispetto alle condizioni medie climatiche del luogo in esame, a differenza dell’aridità, una condizione climatica naturale permanente in cui la scarsa quantità di precipitazioni annue, associata a elevate temperature, non fornisce al terreno il necessario grado di umidità da promuovere lo sviluppo della vita. La siccità, inoltre, può essere classificata in quattro categorie: la siccità meteorologica in caso di una relativa diminuzione delle precipitazioni; la siccità idrologica in presenza di apporto idrico relativamente scarso nel suolo, nei corsi d’acqua, o nelle falde acquifere. È l’effetto delle ridotte precipitazioni sui primi settori del ciclo idrico: meno acqua nei fiumi, laghi, invasi artificiali e falde acquifere; la siccità agricola in caso di ridotta umidità del suolo, che determina condizioni di stress nella crescita delle colture; la siccità socio-economica e ambientale intesa come lo squilibrio tra la disponibilità della risorsa e la domanda per le attività economiche (agricoltura, industria, turismo, ecc.), per gli aspetti sociali (alimentazione, igiene, attività ricreative, ecc.) e per la conservazione degli ecosistemi terrestri e acquatici.
Siccità e scarsità idrica, le possibili conseguenze
La siccità comporta mancanza d’acqua, che comporta a sua volta un impatto non indifferente su molti settori, primo fra tutti quello agricolo: non avere acqua disponibile per l’irrigazione, infatti, significa calo della produttività e a volte anche un aumento di costi per rifornirsi su altre fonti e per i cittadini comporta un aumento di costi d’acquisto di frutta e verdura, nonché la scarsa disponibilità delle stesse.
Non solo, ma sempre i cittadini pagano la scarsità idrica con il rischio di razionamento dell’acqua, in cui i comuni decidono di togliere l’acqua corrente in determinate fasce orarie nelle aree più affollate e idrovore, come le località turistiche. In tal caso il consiglio è quello di organizzare i propri consumi per tutto il corso della giornata, così da non restare senza acqua per lavarsi o per cucinare.
A soffrire la mancanza d’acqua anche il settore energetico: in particolare la produzione di energia idroelettrica, la principale fonte di energia rinnovabile disponibile in Italia, che potrebbe avere un effetto sui costi dell’energia, sia per le aziende che per i cittadini.
Siccità, possibili soluzioni
Ognuno di noi nel proprio piccolo può adottare delle azioni mirate che anche se non risolvono in toto il problema della scarsità idrica, può senz’altro essere d’aiuto: utilizzare responsabilmente le risorse idriche a loro disposizione; evitare di sprecare acqua, in quanto preziosa e non inesauribile; spegnere la doccia quando ci si lava e utilizzarla solo per sciacquarsi; utilizzare l’acqua della pasta per bagnare le piante o per lavare i pavimenti e monitorare i propri consumi medi di acqua per capire in cosa si potrebbe migliorare per risparmiarla ulteriormente.