⏱️ 2 ' di lettura

Mercoledì 5 febbraio si celebra la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, problematica di rilievo non solo dal punto di vista economico, ma anche etico, sociale e ambientale. In tale contesto per l’edizione 2025, del Comune di Cremona, contrassegnata dallo slogan “Tempo di agire”, ha l’ambizioso compito di avviare il conto alla rovescia per la verifica dell’Obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo scopo è riuscire a dimezzare lo spreco alimentare nelle case dei consumatori e della vendita al dettaglio, nonché ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura entro i prossimi cinque anni.

Cremona, le parole dell’assessore all’Ambiente Simona Pasquali

In un concetto più ampio di sostenibilità, le tematiche legate al cibo si legano
inevitabilmente a cambiamenti climatici e perdita di integrità biologica: lo spreco
alimentare è responsabile dell’8-10% delle emissioni globali di gas serra ed è connesso a un
aumento di rifiuti in relazione agli imballaggi alimentari. “Proprio in tale ambito –
dichiara l’assessora all’Ambiente Simona Pasquali – si inserisce la campagna ‘Tenga il
resto’, di cui nei mesi scorsi abbiamo avviato la seconda edizione. Un’iniziativa realizzata
in collaborazione con il CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi di Alluminio) e il DUC
(Distretto Urbano del Commercio) che ha coinvolto gli esercizi di ristorazione con
l’obiettivo di promuovere una maggior consapevolezza del valore del cibo e invitare i
clienti all’asporto del cibo non consumato. A questo scopo, tra dicembre 2024 e gennaio
2025, è stata distribuita la prima fornitura di vaschette di alluminio ai 24 ristoranti
aderenti, complete di appositi coperchi e gadget”.

Cremona, le iniziative del Comune contro lo spreco alimentare

Il Comune di Cremona, da sempre particolarmente sensibile a queste tematiche, ha da
tempo avviato politiche di promozione dell’economia circolare, di interpretazione di nuovi
modelli di consumo alimentare, di gestione dei rifiuti e prevenzione degli scarti. Nel 2015
ha infatti firmato il MUFPP (Milan Urban Food Policy Pact), patto tra i sindaci sulle
politiche alimentari urbane, ha adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ed ha
inoltre approvato le Linee Guida di Food Policy nel 2021 e aderito all’Associazione “Rete
Italiana Città Sane – OMS” nel 2015. Ha poi dato il proprio sostegno al progetto
CIBIinBICI, per la sostenibilità urbana con il cibo a km zero.

Iniziativa di particolare rilievo nella diffusione di un’alimentazione corretta nelle scuole ha
assunto “Alimentiamo il contagio positivo della conoscenza”, progetto attuato con la
collaborazione del Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell’Università Cattolica.
Obiettivo del progetto, che sarà riproposto alle scuole cittadine, è di dare vita ad un
programma educativo per aumentare la consapevolezza alimentare dei giovani, riducendo
il rischio di dar credito a false credenze e promuovendo stili di vita sani.

“L’informazione, l’educazione a un acquisto consapevole, la diffusione di una cultura del
consumo sostenibile hanno un ruolo fondamentale nel favorire l’acquisizione di abitudini
alimentari sane. Per tale motivo è stato inserito nel Documento Unico di
Programmazione 2025-2027 l’intenzione di attivare un vero e proprio Ufficio di Food
Policy”, sottolinea infine l’assessora Pasquali.