L’eliminazione del Real Madrid dalla Champions League per mano dell’Arsenal ha acceso riflettori e polemiche sul futuro di Carlo Ancelotti. La doppia sconfitta subita dai Blancos, 3-0 all’andata a Londra e 1-2 al Santiago Bernabéu, ha sancito un’eliminazione pesante per la squadra campione in carica, con pesanti ripercussioni sull’ambiente madrileno e, soprattutto, sul destino del tecnico italiano.
Clima teso in casa Real
Il clima attorno ad Ancelotti si è fatto rovente. L’eliminazione prematura dalla Champions, unita alla rincorsa complicata nella Liga (dove il Real è secondo, a quattro punti dalla vetta) e alla finale incombente di Coppa del Re contro il Barcellona, pone il tecnico davanti a una fase cruciale della stagione e della propria carriera. Il contratto di Ancelotti scade nel giugno 2026, ma il legame con il club potrebbe interrompersi prima del previsto. Non si esclude un addio già alla fine di aprile, subito dopo la finale di Coppa del Re, con la prospettiva di un’immediata nuova avventura: la panchina del Brasile. La federazione verdeoro sarebbe pronta ad accogliere l’allenatore di Reggiolo senza attendere la conclusione della stagione in Spagna, una mossa che metterebbe in crisi i piani della dirigenza madridista, intenzionata a programmare con calma il futuro.
I nomi sull’agenda di Florentino Perez
Il presidente Florentino Pérez, già orientato verso un cambio in panchina al termine dell’annata, si troverebbe così costretto ad anticipare le proprie mosse. In questo scenario emergono diversi nomi come possibili successori: il più quotato è Xabi Alonso, protagonista della storica vittoria in Bundesliga con il Bayer Leverkusen e già legato emotivamente al Real per la sua esperienza da calciatore tra il 2009 e il 2014. Tuttavia, non mancano le suggestioni legate a un eventuale ritorno di Zinedine Zidane, che a Madrid ha già vissuto due cicli vincenti, o un più sorprendente tentativo per Jurgen Klopp, attualmente Head of Global Soccer di Reb Bull.
Le opzioni in considerazione
Se l’addio dovesse avvenire subito dopo la Coppa del Re o dopo il Mondiale per Club, che si disputerà a luglio, pesa l’incertezza sull’intero progetto sportivo del Real. L’eliminazione in Champions ha messo a nudo alcune fragilità della squadra e aperto una fase di transizione in cui anche l’allenatore, nonostante la sua esperienza e il suo palmarès, sembra sempre meno centrale.
Il finale di stagione, tra la corsa alla Liga, la Coppa del Re e il Mondiale per Club, sarà dunque decisivo non solo per le ambizioni del Real, ma anche per tracciare i contorni del prossimo futuro. Un futuro in cui il nome di Ancelotti potrebbe non essere più al centro del progetto madridista, ma protagonista altrove, magari con la Seleção brasiliana.