Tic Tac, il tempo incalza e il nuovo anno è alla porte. Come garantire a sé e ai propri cari un 2024 ricco di fortuna e prosperità? Tutto parte dalla tavola. Sì, perché manca sempre meno al conto alla rovescia che anticipa l’entrata nel nuovo anno e le famiglie italiane, reduci dagli abbondanti banchetti natalizi, stanno già stilando la lista dei piatti immancabili nel menù di capodanno. Cosa mangiare, quindi, per garantirsi un 2024 fortunato?
Cosa non può mancare sulla tavola a capodanno
Non ci sono evidenze scientifiche alla base, naturalmente, ma per chi crede nella buona sorte e desidera un 2024 più prospero può iniziare dal menù di capodanno. Ebbene sì, tradizioni lontane insegnano che ci sono alcune pietanze portafortuna da mangiare in compagnia aspettando la mezzanotte. A partire dal riso. Perché a tutti – almeno una volta nella vita – è capitato di essere invitati a un matrimonio e di lanciare qualche chicco di riso sulla testa degli sposi. Forse, però, non tutti si sono chiesti il perché: secondo antiche leggende il riso è simbolo di abbondanza e prosperità. Un ottimo piatto, quindi, da servire a tavola per l’ultimo dell’anno. Porta fortuna anche come decorazione, distribuendo i chicchi crudi tra i piatti dei commensali.
I cibi di buon auspicio a capodanno: ok le lenticchie, ma non solo quelle
Must have che non ha alcun bisogno di presentazioni, le lenticchie da sempre simboleggiano l’augurio di fortuna economica in quanto la loro forma ricorda quella della monetine, dunque già nell’epoca romana, si riteneva che più se ne mangiassero, più soldi sarebbero arrivati. Crederci o meno, sono buone da mangiare in compagnia del tradizionale cotechino e di buon bicchiere di vino.
Un’altra icona di abbondanza e ricchezza è il maiale, tanto da essere simbolo universale del salvadanaio. Per garantirvi un anno caratterizzato da progresso e fortuna, quindi, è sufficiente scegliere il taglio di carne che più si preferisce e gustarlo in compagnia in attesa dello scoccare della mezzanotte.
A fine pasto si ha sempre voglia di pulire la bocca con qualcosa di fresco e dolce. Ad esempio, quest’anno l’uva non può proprio mancare nella tavola del cenone di capodanno: fin dall’antichità i paesi che si affacciano sul Mediterraneo ritenevano questo frutto simbolo di buona sorte e prosperità, seguendo uno specifico rituale durante la cena: mangiare solo 12 chicchi, uno per ogni mese del nuovo anno, esprimendo un desiderio.
Cosa evitare a capodanno. Per non inimicarsi la sorte…
Da ultimo, ma non per importanza, il mandarino, anch’esso simbolo benaugurale grazie alla sua forma tonda, che richiama la forma dei soldi, richiama il prestigio e l’infinito, in quanto il cerchio è per definizione qualcosa che non ha fine.
Se l’intento è quello di evitare la sfortuna e la mala sorte si raccomanda di non inserire nel proprio banchetto del 31 dicembre questi due alimenti: i gamberi e l’aragosta, in quanto la loro camminata all’indietro simboleggia il contrario del progresso, la retrocessione.
Ma attenzione anche a galateo e scaramanzia, dalle posate al numero di commensali: perché anche l’occhio vuole la sua parte e soprattutto per i più scaramantici è assolutamente vietato incrociare forchetta e coltello, in quanto viene vista come mancanza di rispetto per la crocifissione di Gesù. Non solo, è importante prestare attenzione anche al numero di invitati seduti a tavola: mai essere pari a 13, perché richiama l’Ultima cena della religione cristiana.
Mariangela Da Campo