Cristian Chivu è una figura ben conosciuta e rispettata nel mondo del calcio, non solo per la sua brillante carriera da difensore, ma anche per il percorso intrapreso da allenatore, culminato oggi nella sua nomina a nuovo tecnico dell’Inter. La sua storia è quella di un professionista determinato, capace di reinventarsi, restando sempre fedele a un’idea di calcio fatta di disciplina, intelligenza tattica e spirito di squadra.
Le origini e l’ascesa da calciatore
Nato a Reșița, in Romania, il 26 ottobre 1980, Cristian Chivu ha cominciato la sua carriera calcistica nei club locali prima di mettersi in mostra con l’Universitatea Craiova. Le sue qualità lo portarono rapidamente all’attenzione del calcio europeo e nel 1999 si trasferì all’Ajax, uno dei club più attenti alla formazione dei giovani. In Olanda non solo si affermò come difensore centrale di talento, ma divenne anche capitano della squadra a soli 21 anni, un riconoscimento alla sua maturità e leadership. Nel 2003 approdò alla Roma, dove rimase quattro stagioni. Con i giallorossi vinse una Coppa Italia e si distinse per il suo stile di gioco elegante e pulito, nonostante una fragilità fisica che spesso lo tenne lontano dai campi. Tuttavia, fu all’Inter che Chivu visse il periodo più glorioso della sua carriera da calciatore. Dal 2007 al 2014, con la maglia nerazzurra, Chivu conquistò tre Scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, e soprattutto il celebre Triplete nel 2010 sotto la guida di José Mourinho, che comprende anche la Champions League e il Mondiale per club. Nonostante un grave infortunio alla testa nel 2010, che lo costrinse a giocare con un casco protettivo per il resto della carriera, Chivu dimostrò sempre un carattere indomito e grande dedizione.
Dal campo alla panchina
Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2014, Chivu ha deciso di restare nel mondo del pallone iniziando il suo percorso da allenatore. Entrato nel settore giovanile dell’Inter, ha allenato le squadre Under 14, Under 17 e infine la Primavera (Under 19), con cui ha vinto il campionato nel 2022. La sua capacità di lavorare con i giovani, di costruire squadre solide e disciplinate, lo ha fatto apprezzare all’interno della società nerazzurra. Nel 2025 è arrivata la sua prima esperienza alla guida di una squadra di Serie A: il Parma. Subentrato a stagione in corso, ha guidato i gialloblù a una salvezza difficile ma meritata, raccogliendo punti pesanti anche contro le big del campionato. Questo successo ha rafforzato la sua reputazione come tecnico preparato e in crescita.
Il ritorno all’Inter: sarà all’altezza?
Nel giugno 2025, con l’Inter alla ricerca di un nuovo allenatore dopo la mancata trattativa con Cesc Fàbregas, il nome di Chivu è apparso come scelta naturale. Conosce l’ambiente, i valori del club, ha già lavorato con molti giovani della rosa attuale e incarna una continuità con il passato glorioso dell’Inter. Ora, la sua sfida più grande: guidare la squadra nel Mondiale per club, con l’esordio previsto per il 17 giugno contro il Monterrey. Il club gli ha affidato un progetto biennale con l’obiettivo di rilanciare l’Inter anche a livello internazionale.
Cristian Chivu rappresenta oggi una delle scommesse più affascinanti dell’Inter: un uomo di club, che ha vissuto la gloria sul campo e ora vuole scrivere nuove pagine da protagonista in panchina. Il futuro dirà se sarà l’inizio di un nuovo ciclo vincente, ma le premesse, tra conoscenza del club e competenze tattiche, sono molto promettenti.