conclave
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Avrà inizio un evento tanto atteso quanto solenne: il conclave per l’elezione del nuovo Papa, a seguito della scomparsa di Papa Francesco, questo avvenimento attirerà l’attenzione di tutto il mondo, si svolgerà tra il 5 maggio e il 10 maggio secondo una tradizione antica che affonda le radici nei secoli della Chiesa cattolica, e rappresenta un momento di profonda riflessione spirituale e di grande importanza per la Chiesa universale.  

Cos’è il conclave

Il conclave è una cerimonia unica, un “ritiro spirituale” che coinvolge i cardinali, i quali, in totale isolamento, si preparano a prendere una delle decisioni più cruciali della Chiesa. Il termine “conclave” deriva dal latino “cum clave”, che significa “con la chiave”, simbolizzando l’isolamento dei cardinali in una struttura protetta fino a che non si raggiunge un consenso unanime sull’eletto. L’intero processo ha come scopo quello di ascoltare lo Spirito Santo, affinché la scelta del nuovo Papa sia ispirata dalla volontà divina. 

Chi può essere eletto Papa

La figura che dovrà succedere a Papa Francesco deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali. In primo luogo, deve essere un uomo battezzato e non sposato. L’eletto può essere un cardinale che già ricopre la carica di vescovo o un altro clero che, una volta eletto, dovrà essere ordinato vescovo. È richiesta una solida formazione teologica, canonica e una buona reputazione, in aggiunta a virtù come fede, pietà e saggezza, che dimostrino la preparazione adeguata per un simile compito.  

Come si svolge il conclave

Il conclave inizia con una cerimonia di preghiera, la “Missa pro eligendo Romano Pontifice”, presieduta dal Decano del Collegio cardinalizio. Dopo la messa, i cardinali si dirigono in processione verso la Cappella Sistina, dove avverranno le votazioni. L’ambiente è rigorosamente isolato, per garantire che ogni momento del processo elettivo rimanga protetto da influenze esterne. La tradizionale stufa, collocata all’interno della cappella, gioca un ruolo fondamentale: vi vengono bruciati i voti e gli appunti degli elettori, con il fumo che segnala l’esito delle votazioni. Fumo nero per un esito negativo, bianco quando si è raggiunto il consenso per un nuovo Papa.

Le fasi dello scrutinio

Il processo di scrutinio avviene in più fasi. Ogni cardinale riceve una scheda sulla quale scrive il nome del candidato che ritiene più idoneo. Successivamente, i voti vengono conteggiati, verificati e bruciati nella stufa. La procedura garantisce la trasparenza e la segretezza del voto, elemento fondamentale per il buon esito del conclave. Durante ogni sessione di votazione, il numero di scrutini dipende dal progresso delle discussioni e dalla possibilità di raggiungere il quorum, che corrisponde ai due terzi dei voti dei cardinali elettori.  

L’elezione del nuovo Papa

Nel momento in cui un candidato ottiene i due terzi dei voti, la sua elezione è ufficializzata. L’ultimo cardinale diacono interroga l’eletto per confermare la sua accettazione dell’incarico. Se il candidato accetta, si procede alla scelta del nome papale, che il nuovo Pontefice rivelerà al mondo durante la tradizionale fumata bianca, un segno che l’elezione è stata completata con successo. Il conclave, dunque, rappresenta un evento complesso, che unisce il rigore delle regole canoniche con la dimensione spirituale del discernimento collettivo. I cardinali, con il loro voto, scelgono chi sarà il successore di San Pietro e la guida della Chiesa universale, consapevoli della grande responsabilità che tale ruolo comporta.