Cosa sono i palloni spia?
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Si chiama ELINT, acronimo di ELectronic-signals INTelligence, ed è la raccolta di informazioni effettuata utilizzando sensori elettronici. Spesso per effettuarla vengono usati dei palloni aerostatici, oggetti che ultimamente sono tornati in auge al punto di essere preferiti ai satelliti. Il motivo? I costi e la sicurezza come spiegato dal professore di Studi sulla sicurezza internazionale e sull’intelligence all’Australian National University, John Blaxland.

Negli ultimi decenni, i satelliti erano il classico metodo di spionaggio, ora invece si sta tornando alle origini grazie ai palloni aerostatici. Utilizzati per la prima volta durante la Guerra Civile americana, i palloni risultano:

  • Più economici
  • Facilmente recuperabili
  • Il loro materiale non riflette la luce e sfugge al radar
  • Scansionano territori più vasti ad un’altitudine inferiore, muovendosi più lentamente
  • Restano su un determinato territorio più a lungo

I limiti del pallone spia

Sono molti i vantaggi nell’utilizzare un pallone aerostatico al posto di un satellite. Tuttavia, tale tecnologia non è sprovvista di limiti su cui poggiare l’attenzione come i vincoli di peso che ne riducono la potenza e la varietà dei sensori a bordo.

Chi utilizza i palloni spia?

Inizialmente l’idea di tornare ad utilizzare i palloni aerostatici al posto dei satelliti è stata degli Stati Uniti, unicamente per uso interno ai propri confini nazionali. Qualora si volessero utilizzare al di fuori di essi, bisogna ottenere un permesso specifico.