Il suo capolavoro, Michelangelo l’ha compiuto in un freddo pomeriggio bergamasco: era il 23 febbraio 1992 e lui, che di cognome non fa Buonarroti ma Rampulla, decide di compiere un coast tu coast che all’epoca probabilmente non era neanche espressione familiare ai più. In altre parole, l’allora portiere della Cremonese, lasciò la propria porta come mai nessuno aveva fatto e raggiunse – al minuto 91 della sfida in casa dell’Atalanta – la porta avversaria. Un colpo di testa su calcio di punizione calciato dalla destra, la palla che va in rete e la storia del portiere che non sarebbe più stata la stessa, nella patria storica dei numeri 1.
Il gol del portiere Provedel in Lazio-Atletico Madrid di Champions
Il pareggio della Lazio in Champions League, ad opera di Provedel, è figlio proprio di quella pluritrentennale impresa di Rampulla. Che andò in gol due anni prima della nascita di Ivan, oggi portiere dei biancocelesti e autore del gol del pareggio che ha fermato l’Atletico Madrid, in vantaggio all’Olimpico fino ai minuti di recupero. E dire che l’estremo difensore della Lazio non è nuovo a imprese di questo tipo, anche se forse nemmeno lui azzardava di sognare un gol in Champions League. Eppure non sono passati che tre anni o poco più da quando l’Ivan nostro segnò di testa in Juve Stabia-Ascoli, partita da palcoscenico e soprattutto platea non comparabile a quella della vecchia Coppa campioni.
Milan e Juve, gli incroci con i portieri goleador
Competizione tanto affine ai colori rossoneri che sarebbero stati anche di Massimo Taibi, in gol nel 2001 con alle mani i guanti della Reggina, nell’1-1 da lui segnato a Udine. E Marco Amelia, che nel 2006 si prende cura dei pali del Livorno ma pareggia a Belgrado il momentaneo vantaggio del Partizan, nei gironi di Coppa Uefa. E con il Milan hanno a che fare i portieri goleador anche quando si parla di Alberto Brignoli, che il rossonero non l’ha mai vestito ma l’ha punito nel 2017 al quinto di recupero di San Siro, con la maglia del Benevento indosso. Proprio nella partita che battezzò l’esordio di Rino Gattuso sulla panchina del Milan e che interruppe la disastrosa striscia di 14 sconfitte consecutive dei campani. Dolori ne ricevette anche la Juve in Champions, in un lasso temporale di 8 anni: tanta fu infatti la forbice tra il primo e l’ultimo gol siglato da Hans Jorg Butt, che nel frattempo aveva cambiato casacca: dall’Amburgo al Bayer Leverkusen, fino al Bayern Monaco. Furono 32 i gol in carriera del portiere tedesco, ancora in attività, con quelli segnati a Gigi Buffon.
Higuita, Chilavert e gli altri: quando il portiere diventa goleador
Che la porta l’ha difesa come pochi altri nella storia del pallone, senza però mai riuscire a realizzare qualcosa di comparabile al paraguaiano Chilavert (67 gol, 8 in Nazionale) o al colombiano Higuita, famoso anche per la sua “parata dello scorpione”. Da Ceni a Campos, la formazione dei portieri bomber è comunque più numerosa di quel che si possa pensare. Anche se la rete di Provedel, in rete al debutto in Champions, ha il vantaggio di poter scrivere una storia nuova. Quella della Lazio alla Champions League appena iniziata.