Niente cibo, luce e benzina: una situazione apocalittica quella che si sta vivendo nella Striscia di Gaza, dopo la reazione israeliana agli attentati delle scorse ore che hanno portato Tel Aviv in guerra.
Una situazione in continua evoluzione, che nella giornata di martedì 10 porterà la convocazione d’urgenza dei ministri degli Esteri dell’Unione europea a ritrovarsi per discutere della situazione in Israele.
I razzi dalla Striscia, la risposta di Tel Aviv e la conta dei morti
Quel che emerge, in una situazione tutta in divenire, è innazitutto la conta dei morti: 50 solo quelli provocati dai raid aerei israeliani nella palestinese Jabalia, nella Striscia di Gaza, dopo che anche nelle ore precedenti era continuata la pioggia di razzi lanciati da Hamas verso Israele, colpendo anche appartamenti ad Ashdod e Anhnelon.
I 18mila italiani presenti in Israele, la Farnesina: “Nessuno coinvolto”
Al momento, restano attivi i voli da Tel Aviv verso Roma, senza che – riferisce la Farnesina – ci siano italiani coinvolti dall’attacco palestinese delle scorse ore. In Israele vivono 18mila italiani e “20 persone con passaporto italiano nella Striscia di Gaza, oltre a un gruppo di carabinieri a Gerico che addestrano la polizia palestinese”, ha spiegato il ministro degli Esteri, Antonio Tajiani.
Sarebbe parallelamente in corso un intervento diplomatico del Qatar, con il placet statunitense, per il rilascio di alcune donne israeliane rapite da Hamas nelle ore scorse, in cambio di donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane. Israele in mattinata ha ordinato intanto l’assedio completo di Gaza: “Non ci sarà cibo, benzina ed elettricità”, sono state le parole del ministro della Difesa di Tel Aviv, Yoav Gallant. Il tutto mentre nuovi razzi erano partiti da Gaza, facendo suonare le sirene d’allarme aereo su Gerusalemme e Tel Aviv.