Furto dati carte di credito
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Sempre più utilizzate nella vita quotidiana e, al tempo stesso, sempre più prese di mira dai cybercriminali. Stiamo parlando delle carte di credito, che secondo l’ultimo Osservatorio Cyber realizzato da Crif (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) sono lo strumento prediletto dai criminali informatici per sottrarre somme di denaro anche molto ingenti ai cittadini, mediante il furto delle credenziali delle carte stesse (numero, scadenza, cvv).

Il numero di alert inviati dal Crif ai cittadini esposti al furto dati nel 2022 supera il milione e mezzo (oltre 1,6 mln).

I Paesi più colpiti dal furto di credenziali delle carte di credito 

Nord America, Europa, Asia, Sud America, Africa e Oceania: questa la lista in ordine decrescente dei continenti più soggetti allo scambio illecito di dati relativi alle carte di credito.

Nella classifica dei Paesi più colpiti dalle truffe online stilata da Crif l’Italia è nella top 20 e più precisamente al 14° posto, la precedono gli Stati Uniti, al primo posto, la Russia al secondo, il Regno Unito al terzo e poi Brasile, India, Canada, Francia, Spagna, Giappone e Cina, che chiudono la top ten. 

Furto di credenziali delle carte di credito: la situazione in Italia

Tornando nella nostra Penisola, ecco le aree geografiche maggiormente interessate da questo genere di furti, classificate in base al numero di alert (allarmi – segnalazioni) inviati dal Crif ai cittadini le cui credenziali risultano violate:

con il 37,8% degli alert inviati dal Crif, il Nord è l’area geografica italiana più interessata dai furti di credenziali delle carte di credito, segue poi il Centro, con il 36% delle segnalazioni e infine il Sud, con il 26,2%. 

Cybercrime: il profilo della vittima ‘perfetta’

Le vittime italiane di questo genere di cybercrime si concentrano nel Lazio (21,1%), in Lombardia (14%) e in Campania (7,9%). 

Le fasce anagrafiche che sono state raggiunte con maggior frequenza dagli avvisi inviati dai servizi di protezione dei dati personali sul web del Crif sono quella degli over 60 (25,6% delle segnalazioni), quella dai 41 ai 50 anni (25,7%) e quella dai 51 ai 60 anni (25,4%).

Gli uomini ricevono il 63,2% degli alert, le donne il 36,8%. 

Non solo carte di credito: anche telefoni e email a rischio  

Secondo il report del Crif, inoltre, stanno aumentando anche i furti di dati che riguardano le e-mail, gli account social, i codici fiscali, i numeri di telefono, gli username e gli indirizzi. 

Sul dark web aumenta esponenzialmente il rischio di furto dati

Se sul web pubblico ‘solo’ il 16,3% degli utenti vengono raggiunti da alert, sul dark web (Qui ti spieghiamo cos’è) questo dato lievita fino all’83,7%.

Come proteggersi dal furto di dati online

  • Non fidarsi mai a priori delle comunicazioni che si ricevono sul proprio smartphone o sul computer, nella casella mail o via Sms, anche se il numero o l’indirizzo del mittente sembrano proprio quelli della banca o di un sito dove si è soliti navigare. 
  • Prestare massima attenzione quando si decide di condividere online, anche privatamente, dati sensibili e personali.
  • Contattare sempre il proprio istituto bancario di riferimento se un SMS o una mail ricevuti apparentemente dalla banca chiedono di cliccare link, dare informazioni e dati personali ecc.
  • Utilizzare servizi di monitoraggio dei dati, che verificano la possibile esposizione ai rischi informatici

Un altro rischio del web è rappresentato dal deep fake, ne hai mai sentito parlare? Qui spieghiamo di cosa si tratta.