“Come faccio a capire quanti giorni di ferie ho a disposizione?” e “le ferie maturate ma non fatte dove vengono riportate?”
Soprattutto in vista delle vacanze, sono domande frequenti specie tra i dipendenti che non sanno ancora interpretare le voci in busta paga.
Le ferie sono un diritto del lavoratore
Le ferie sono un diritto del lavoratore che viene tutelato dalla legge:
- Secondo la Costituzione, “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite e non può rinunziarvi” (art 36)
- L’articolo 10 del codice civile stabilisce che “il lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuito”.
- Il Dlgs. n.66/2003 dispone che il lavoratore dipendente ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a 4 settimane.
Attenzione però, nonostante questo sia il quadro legislativo generale, bisogna sempre fare riferimento ai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL) che regolamentano i singoli rapporti.
Come si calcolano i giorni di ferie?
Volendo semplificare, si può prendere in esame il caso di un lavoratore che matura annualmente 28 giorni di ferie.
Per sapere come si calcola il numero di ferie maturate ogni mese, va preso il numero di giorni o ore di ferie maturate annualmente e va diviso per le 12 mensilità dell’anno, quindi:
28 (giorni di ferie)/12 (mensilità) = 2,33 giorni di ferie al mese.
Come leggere le ferie in busta paga?
Dobbiamo innanzitutto specificare che la busta paga si divide in tre sezioni:

- Parte A – Dati informativi: anagrafica del lavoratore e dati dell’azienda (mese di retribuzione, paga oraria, giornaliera e mensile). Il contratto collettivo applicato, il livello e la qualifica del lavoratore. La data di assunzione e di eventuale fine del rapporto di lavoro e la sede.
- Parte B – Prestazioni: Qui sono indicati i giorni e le ore lavorate, i permessi e/o le ferie godute e tutte le voci che determinano lo stipendio del lavoratore.
- Parte C – Previdenza, tassazione, tfr: ore e giorni di permessi di cui si può ancora godere, la tassazione calcolata sui compensi percepiti, la retribuzione netta e il TFR maturato alla data della busta paga.
Quindi dove si leggono le ferie maturate in busta paga?
Le ferie si trovano nella parte bassa della documento, quindi nella Parte C, e sono divise in tre categorie:
- Maturate
- Godute
- Residue (maturate ma non ancora godute)
- Residue AP (residuo dell’anno precedente)
In base allo politiche aziendali di ogni attività, le ferie possono essere indicate in due diverse modalità:
- Tutte le ferie spettanti al lavoratore durante l’anno sono indicate nel mese di gennaio
- Oppure alla fine di ogni mese vengono aggiunti i giorni di ferie maturate durante il mese corrente (sommati a quelli del mese precedente)
Cosa accade se nell’anno precedente non hai goduto di tutte le ferie?
Iniziamo col dire che le ferie non godute non vanno perse.
Il lavoratore ne può godere anche negli anni successivi e in caso di cessazione del rapporto di lavoro (e solo in quel caso) possono essere monetizzate.
Dove controllare se ci sono ferie non godute nell’anno precedente?
C’è una specifica voce che indica le ferie non godute nell’anno precedente, ferie residue AP.
Di fatto rappresentano una succulenta possibilità di allungare il periodo di ferie, ma resta l’obbligo di pianificare con il datore di lavoro la loro fruizione.
Se le ferie AP non vengono fruite entro il 30 giugno del secondo anno successivo al periodo di maturazione, il datore di lavoro è passibile di sanzione come recita l’articolo 7 della Legge 183/2010

