Apicoltori lombardia
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In Lombardia sono attivi 9.469 apicoltori, con 21.762 apiari e circa 180 mila alveari. Con la nuova legislatura, le risorse dell’Ocm (Organizzazioni comuni di mercato) sono raddoppiate: Regione Lombardia ha stanziato 1,25 milioni di euro per le associazioni per il periodo 2023-2024, con ulteriori 400 mila euro di contributi destinati ai singoli apicoltori per l’acquisto di attrezzature, assistenza tecnica e formazione.

Sono i numeri diffusi in occasione del 39° Congresso nazionale dell’apicoltura professionale che si è tenuto a Varese alla fine di gennaio. Un evento a cui hanno preso parte anche l’assessore regionale Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso che hanno sottolineato l’impegno di Regione Lombardia a sostegno degli agricoltori.

La tutela del miele lombardo

Sul fronte della tutela del miele lombardo, la Regione continua a supportare le associazioni nella lotta alle frodi e nella valorizzazione della produzione locale, si legge in una nota. Inoltre, grande attenzione è rivolta anche all’emergenza Vespa velutina, con squadre specializzate e monitoraggi costanti per contrastarne la diffusione.

Cos’è la vespa velutina?

La vespa velutina è il calabrone asiatico originario dell’Asia sud-orientale. È una vera e propria cacciatrice di api: le attende fuori dal loro alveare per ucciderle e darle in pasto alle sue numerose larve. Quando il predatore tiene sotto assedio gli alveari le api smettono di uscire per raccogliere nettare e polline necessario per nutrire la famiglia. Di conseguenza la colonia si indebolisce pericolosamente. 

L’impegno di Regione Lombardia a sostegno degli apicoltori

“Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore Beduschi – è garantire agli apicoltori strumenti efficaci per affrontare le sfide del settore, valorizzando un comparto essenziale per la nostra agricoltura e per l’ecosistema lombardo e tenendo conto delle grandi difficoltà che il settore affronta, a causa dei cambiamenti climatici, dei maggiori costi di produzione e di una concorrenza estera con prodotti che spesso non danno nessuna garanzia di tracciabilità”.

“Cultura e agricoltura sembrano due mondi distanti. In realtà sono più vicini di quanto si possa pensare – ha dichiarato l’assessore Francesca Caruso – Un legame profondo che unisce l’uomo, la terra e la sua storia. L’apicoltura, oltre a essere un’attività economica, si può considerare un vero e proprio ‘patrimonio culturale’ che si tramanda da generazioni. Il miele lombardo, poi, racconta la nostra regione, con i nostri saperi e la nostra identità. Valorizzare questo comparto significa anche difendere le tradizioni locali che Regione Lombardia sostiene convintamente in ogni settore”.