Il Mondiale di calcio del 2030 assegnato a Spagna, Portogallo e anche Marocco. Con cerimonia inaugurale in Uruguay (per il centenario del primo appuntamento iridato), dove si giocherà anche una partita. Così come anche in Argentina e Paraguay.
I Mondiali di calcio del 2030 in 6 Paesi e 3 Continenti
Per capire chi giocherà dove, armarsi di punti MilleMiglia in stile Alitalia e consultare le app del meteo, per capire eventuali problemi di stagioni invertite tra i due emisferi. E tirare il dado senza passare dal via per scommettere su quel che mai era stato così evidente: se anche non è ancora globale nei valori, il calcio è ormai definitivamente globalizzato.
Oltre alla sfericità del pallone, anche la rotondità della bussola: a sperimentarlo già le esperienze del 2002, quando ci fu da giocarsi la rassegna iridata tra Giappone e Corea del Sud. O che, per restare nel Vecchio continente, nel 2000 ha giocato il proprio campionato continentale tra Belgio e Olanda, facendo altrettanto nel 2008 tra Svizzera e Austria e servendo il tris nel 2016 tra Polonia e Ucraina. Fra tre anni i Mondiali si disputeranno tra Canada, Stati Uniti e Messico, con 48 Nazionali in campo e tonnellate di C02 nei cieli per il trasferimento tra Nord e Centramerica. Con buona pace del Laudate Deum dell’esortazione apostolica di Papa Francesco, in cui dà seguito all’enciclica del 2015 in cui si denuncia l’indifferibilità di scelte forti a tutela di un ambiente, ormai sul punto di non ritorno.
Da Riad nuova mecca calcistica a la candidatura congiunta Italia-Turchia
Ma che saranno mai trasferimenti aerei in massa da un continente all’altro per un partita, nel calcio globale che ha in Riad la nuova mecca calcistica e che ingloba tutti e lascia fuori pochi. Magari non per magnanimità dei suoi organi di governo, quanto per gli ovvi interessi economici e le conseguenti ricadute anche sui Paesi più piccoli. Che con la loro piccola fetta di torta ci sfamano infrastrutture e sistema di base, a rassegna iridata chiusa. Il tutto mentre l’Italia aspetta il prossimo martedì, 10 ottobre per vedere se la propria candidatura agli Europei del 2032 risulterà vincente. Non si giocherà solo tra Milano e Palermo, ma si prenderà il volo per arrivare sino in Turchia. Candidatura congiunta, naturalmente. Anche se ormai non fa quasi più notizia.