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In un mondo in cui la tecnologia sta rivoluzionando la finanza globale, spicca la figura di Paolo Ardoino, ingegnere e imprenditore italiano, considerato uno dei protagonisti più influenti dell’ecosistema cripto. Oggi amministratore delegato di Tether, la più grande stablecoin al mondo per capitalizzazione di mercato, Ardoino è diventato il volto della finanza decentralizzata, grazie alla sua visione tecnologica e alla capacità di navigare le sfide di un settore in continua evoluzione.

Le origini

Nato a Genova nel 1984, Ardoino si è formato in Italia laureandosi in Informatica presso l’Università di Genova. Fin da giovane ha mostrato un talento spiccato per la programmazione e le infrastrutture distribuite, passioni che lo hanno poi portato a lavorare su progetti di sicurezza informatica e cloud computing.

L’approdo nel mondo crypto

Nel 2014, Ardoino entra nel settore delle criptovalute, inizialmente come CTO di Bitfinex, una delle principali piattaforme di scambio di asset digitali. Il suo apporto tecnico si è rivelato decisivo nello sviluppo della sicurezza, della scalabilità e della stabilità della piattaforma, soprattutto in un’epoca in cui gli exchange erano spesso soggetti a gravi attacchi informatici. Nel 2017, Ardoino assume anche un ruolo chiave in Tether, diventandone Chief Technology Officer. Tether è l’emittente dell’omonima stablecoin USDT, che consente agli utenti di agganciare le transazioni digitali al dollaro USA, offrendo stabilità in un mercato per sua natura volatile. Sotto la guida di Ardoino, Tether è cresciuta fino a superare i 100 miliardi di dollari di capitalizzazione nel 2024, diventando una colonna portante del trading di criptovalute a livello mondiale.

Da CTO a CEO: la nuova era di Tether

Nel 2023, Ardoino è stato nominato CEO di Tether, consolidando il suo ruolo di leader visionario. Il suo approccio pragmatico e orientato all’innovazione lo ha portato a diversificare l’attività dell’azienda oltre le stablecoin, investendo in progetti legati all’intelligenza artificiale, alla sostenibilità energetica e alle infrastrutture digitali nei paesi in via di sviluppo. Un esempio emblematico è l’impegno in America Latina, dove Tether sta contribuendo allo sviluppo di tecnologie blockchain per facilitare l’inclusione finanziaria in regioni con accesso limitato ai sistemi bancari tradizionali.

L’approdo nella Juventus

Il 14 febbraio 2025, Tether ha acquisito una quota di minoranza nella Juventus Football Club S.p.A. La società non ha divulgato l’ammontare dell’investimento, ma la notizia ha avuto un impatto positivo sul titolo bianconero, che ha registrato un rialzo del 1,57% in Borsa. La partecipazione di Tether nella Juventus è pari al 5,015% delle azioni con diritto di voto, corrispondenti a circa l’8% del capitale sociale, per un controvalore stimato di 75 milioni di euro. L’investimento è stato effettuato tramite acquisto in Borsa e comunicato alla Consob.