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Il romanticismo e la bandiera, il realismo e l’oggettività delle cose. Il concetto caro a Stefano Pioli, quando le cose andavano male e ora che invece vanno bene, è sempre stato la salvaguardia dell’equilibrio. Ponderazione nel valutare i momenti, nell’asciugare l’emotività dei giudizi, siano essi eccelsi o vittima di un catastrofico pessimismo. Tra il Milan dei Maldini e quello di Moneyball, tra la dicotomica contrapposizione tra pancia e cuore, tra il fiuto degli uomini di campo e quello più simile all’intelligenza artificiale. Ma per dire del rossonero che vince 3-0 l’andata dei playoff di Europa League, una considerazione su tutte emerge: lo strapotere fisico di un Milan che ipoteca gli ottavi grazie alla doppietta di Ruben Loftus-Cheek. Di testa il primo gol (assist di Florenzi), di testa il secondo (ribattuta di Mandanda su incornata di Kjaer): 2-0, che poi sarebbe stato 3 con il gol capolavoro di Leao.

Europa League: il Milan ipoteca gli ottavi vincendo 3-0 sul Rennes

Ma è il centrocampista inglese, il falso diez di Pioli, a prendersi la copertina e la rivincita. Non che ci sia mai stata contrapposizione tra i due, ma il paragone tra l’ex Chelsea e chi in passato ne gestiva ruolo in campo e vestiva maglia con il medesimo numero, è inevitabile. Con Loftus-Cheek, 191 centimetri di “qualità, potenza e senso tattico”, è il Milan ad averci guadagnato. Gli aggettivi sono di Pioli, i numeri delle statistiche: 26 partite tra campionato, Champions, Europa League e Coppa Italia, 7 gol e due 2 assist in 1833 minuti giocati. Per Tonali, 2 gol e 10 assist nelle 48 partite dello scorso anno, 5 gol e 3 assist nelle 45 dell’annata precedente. A dispetto anche di quel legittimo stracciarsi di vesti, in estate, per la cessione del (più) giovane centrocampista azzurro al Newcastle, a cui avrebbe fatto seguito la squalifica per scommesse. In proporzione – e al netto di un periodo cuscinetto di ambientamento al calcio italiano – l’inglese ha già dimostrato di poter fare di più. Sotto porta, ma anche nel concetto di occupazione di spazi cari proprio al mister dei rossoneri.

Dall’Europa League al campionato: il Milan dopo il Rennes pensa al Monza

Con il Rennes, l’ultimo capitolo, forse il più importante di questa stagione di per sé già positiva: la doppietta che ipoteca il passaggio del turno e che vale a Pioli anche la tranquillità di gestire meglio la trasferta nella vicina Monza, in programma domenica sera.