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Il campionato di Serie A 2024/25 potrebbe non concludersi con la trentottesima giornata. Questo scenario, già previsto da regolamenti in vigore negli ultimi due anni, si attuerebbe nel caso di un arrivo a pari punti tra due o più squadre, con la decisione finale rimessa a uno spareggio. Tale situazione, sebbene non nuova, porta a riflettere sulle implicazioni sia per il titolo che per la lotta alla salvezza.

Serie A, spareggio per decretare il vincitore

Nel campionato di Serie A, infatti, se due squadre si trovano a pari punti al termine della stagione, la legge prevede che sia un spareggio a determinare il titolo. Un meccanismo che riguarda non solo la lotta per lo Scudetto, ma anche quella per la salvezza.È accaduto, ad esempio, nella stagione 2022/23, quando Spezia e Hellas Verona terminarono la stagione con lo stesso punteggio. Per evitare che entrambe potessero retrocedere, si giocò una partita secca, disputata al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove il Verona riuscì a prevalere e a mantenere la categoria. 

Serie A, il bilancio degli scontri diretti

Nel caso di arrivo a pari punti nella corsa per il titolo, le squadre coinvolte si ritroverebbero a dover disputare un match decisivo per determinare chi vincerà lo Scudetto. Il regolamento stabilisce che la squadra con gli scontri diretti favorevoli avrà il diritto di giocare questa partita decisiva in casa. La situazione attuale della classifica di Serie A vede infatti Inter, Napoli e Atalanta nelle prime tre posizioni, con un margine di distacco che non supera i tre punti. Questa situazione rende molto probabile che, al termine della stagione, due di queste squadre possano ritrovarsi a pari punti nella corsa al titolo.

Prendendo in considerazione gli scontri diretti tra le tre formazioni, la situazione appare particolarmente interessante. I confronti tra Inter e Napoli, infatti, sono terminati entrambi con un pareggio, 1-1 in casa dei nerazzurri e 1-1 al Maradona. L’Atalanta, dal canto suo, ha un bilancio positivo contro i partenopei, avendo vinto 3-0 a Napoli e perso 3-2 a Bergamo. Tuttavia, i bergamaschi sono in svantaggio negli scontri diretti con l’Inter, che ha vinto nettamente per 4-0 nella partita di andata, ma con il ritorno ancora da disputare.

Se due squadre arrivassero a pari punti, e una di esse avesse il vantaggio negli scontri diretti, la partita che deciderà lo Scudetto si svolgerebbe presso lo stadio della squadra con il miglior bilancio negli scontri diretti. In caso di parità alla fine dei 90 minuti, il regolamento prevede che si proceda con i calci di rigore.

Serie A, ecco i criteri

Ma cosa accade nel caso in cui gli scontri diretti siano perfettamente in parità? In tal caso, si ricorrerà a una serie di criteri ulteriori per determinare la sede dello spareggio. Il primo criterio in caso di parità sarebbe la differenza reti negli scontri diretti. Se anche questo dato fosse uguale, si passerebbe alla differenza reti totale accumulata nel campionato. Successivamente si prenderebbero in considerazione i gol segnati nell’intera stagione e in caso di ulteriore parità, l’ultima risorsa sarebbe il sorteggio.

Nel caso in cui tre o più squadre dovessero arrivare a pari punti, la soluzione seguirebbe lo stesso principio. Le prime due squadre nella classifica avulsa, ossia quella che considera gli scontri diretti e la differenza reti, si qualificherebbero per lo spareggio Scudetto, sempre in casa della squadra con il miglior rendimento. Se la situazione lo rendesse necessario, e qualora ci fossero problematiche relative all’ordine pubblico, la partita potrebbe essere spostata allo stadio Olimpico di Roma, sede della finale di Coppa Italia, ma solo in caso di divieti specifici da parte delle autorità competenti.

In sintesi, la lotta per lo Scudetto e per la salvezza in Serie A 2024/25 potrebbe riservare scenari molto tesi, con gli spareggi come strumento finale per stabilire chi vincerà il campionato e chi riuscirà a mantenere la categoria. In un campionato sempre più equilibrato, ogni punto e ogni gol possono fare la differenza.