Il fatto è che a parlar tanto di Mancini, ci si è scordati che l’Italia tra poche ore non solo torna in campo. Ma lo fa per mettersi in saccoccia punti utili per la qualificazione all’Europee. Così come per levarsi di dosso l’onta di Palermo. Quando la Nazionale campione d’Europa si presentò alla gara di casa, nel marzo ’22, fallendo la qualificazione ai Mondiali proprio con i macedoni di Aleksandar Trajkovski, in gol al minuto 92.
Italia con la Macedonia del Nord: il peso dell’avversario
Uno che ha giocato gli ultimi mesi nel campionato saudita (33 presenze e 5 gol con l’Al-Fayha), senza che però le sue doti da trequartista potessero convincere Vuk Rasovic a confermargli la fiducia. Non che all’Al-Fayha siano arrivati Neymar o ci giochi CR7, come sarebbe facile pensare di questi tempi parlando di calcio arabo. La stella, tanto per dire, è il portiere serbo Stojkovic che nel curriculum non vanta Barcellona o Real, ma Partizan e Maccabi Haifa.
Da Skopje a San Siro, le qualificazioni europee della Nazionale di Spalletti
Se una rondine non fa primavera, è pur vero che quando la Macedonia del Nord a giugno è scesa in campo con l’Inghilterra è poi tornata è tornata a Skopje con 7 gol sul groppone. Perché Watson possa dire che manca il terzo indizio per fare la prova, è elementare dire che gli Azzurri fanno saggiamente bene a pensare a casa propria. Visto che i motivi di entusiasmo – al di là dei nefasti ricordi legati all’avversario – ce n’è più d’uno. A cominciare dal debutto in panchina di Lucianone Spalletti e alle scelte tattiche che si porterà dietro. Partendo proprio dal rebus attacco, con Retegui, Immobile e forse soprattutto Raspadori che saranno chiamati a inaugurare il nuovo corso dei quattro volte campioni del mondo.
Se Scamacca confermerà quanto fatto vedere solo sabato 2 settembre contro il Monza, con 2 gol e tre punti in regalo a Gasperini, a Spalletti i motivi guardare avanti con fiducia non mancano. Sarà la prima da capo delegazione di Gigi Buffon, presto sposo, che le prove dell’abito le farà si in Macedonia. Ma che è atteso con tutta la comitiva proprio a San Siro, martedì 12 settembre. La sfida sarà all’Ucraina e da non scordarsi, per quel giorno, ci saranno tutte le implicazioni che l’appuntamento si porterà appresso.