Torna il Covid: aumento dei casi
Secondo i dati registrati dall’ultimo bollettino settimanale uscito il 15 settembre 2023 i dati di casi di Sars-Cov 2 rilevati al 13 settembre sono 30.777, con una percentuale in crescita del 44% rispetto ai 21.316 della settimana precedente. In aumento anche l’incidenza, che sale a 52 casi per 100mila abitanti rispetto ai 36 della scorsa settimana e in lieve incremento anche i ricoveri nelle terapie intensive (0,9% rispetto allo 0,6%) della precedente.
Covid, le regioni italiane più colpite
Veneto: i nuovi casi ammontano a 4.032 contro i 2.880 della settimana precedente, con un rialzo dei tasso di positività cresciuto nell’ultima settimana all’11,2% rispetto al precedente 9,4%).
Emilia Romagna: 1.983 nuovi casi questa settimana, contro i 1.533 della settimana precedente e un tasso di positività passato dal 15,1% contro il 13,5% della settimana scorsa.
Covid, le nuove varianti
Variante Eris: Definita “variante di interesse” dall’OMS ad agosto 2023, è una sottovariante di Omicron nota con il nome scientifico EG.5 già molto diffusa e dominante in molti Paesi, Italia inclusa. I sintomi che evidenziano la presenza di Eris possono essere: mal di gola, tosse secca, congestione, naso che cola, dolori muscolari e articolari. Perdita di gusto e olfatto meno diffusa.
Variante Pirola: Definita “variante sottoposta a monitoraggio (VUM)” dall’OMS a causa delle numerose mutazioni presenti sul gene codificante per la proteina Spike (oltre 40 mutazioni diverse). La prima rilevazione di questa variante di Omicron BA.2.86 risale a luglio 2023 in Danimarca, poi diffusa in Israele, Stati Uniti, Sudafrica e Regno Unito. I sintomi che evidenziano la presenza di Pirola possono essere: forte raffreddore, mal di gola, tosse secca, congestione delle vie aeree superiori, forte raffreddore. In alcuni casi potrebbero manifestarsi anche la febbre alta e la perdita del gusto e dell’olfatto.
Covid, i consigli delle istituzioni
Dopo aver preso coscienza della situazione epidemiologica attuale, il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, consigliano di rafforzare le misure di protezione e prevenzione, come la vaccinazione alle categorie più fragili.