Il record di 10 vittorie consecutive proprio a Monza, uno schiaffo ricevuto in casa che ha fatto meno male solo per il fatto che era atteso. Nonostante la pole di Carlos Sainz il giorno prima. Max Vertsappen, da campione del mondo in carica, aveva colpito duro durante il Gp d’Italia, centrando un primato mai raggiunto da altri nella storia del Mondiale. Ma la Ferrari, almeno in quell’occasione, aveva incassato senza abbassare la testa. Il terzo gradino del podio di Sainz, dietro a Max e Perez, aveva detto che l’orgoglio rosso non s’era smarrito.
Carlos Sainz vince il Gp di Singapore di Formula 1
C’è voluto un volo transoceanico per averne conferma e, addirittura, per vedersi confermare che la Ferrari qualcosa da dire ce l’avrebbe avuta eccome, in quello che sin lì era rimasto monologo RedBull. A Singapore, proprio Sainz è riuscito a cogliere i frutti di quanto aveva seminato in Brianza: pole al sabato, vittoria domenicale al termine di una gara tutta tenacia e intelligenza.
La Ferrari, per tornare a mettere il musetto davanti a tutti, ha scelto una pista che sulla carta non la schierava in prima fila. E che invece le ha permesso di rompere il tabù di vittorie firmate solo dalla RedBull, in questa stagione in cui tutti gli altri sono rimasti solo a guardare.
Ferrari, dopo Singapore arriva il Gp di Suzuka
L’evoluzione dell’assetto e una migliore gestione delle gomme sono state le chiavi della vittoria, abbinate a una tattica oculata di Sainz, che ha fatto avvicinare di proposito in zona drs Lando Norris per tenere distante George Russell.
Prima di Suzuka, con il prossimo Gp del Giappone di domenica 24 settembre, la Ferrari ha messo fine a una striscia di 25 Gran premi senza vittorie. Nel Mondiale piloti, Verstappen resta nella stratosfera con 374 punti (quinto posto a Singapore) davanti al compagno Perez (ottavo). Nel Mondiale costruttori, la Ferrari sale a 265 grazie anche al quarto posto di Leclerc, staccando Aston Martin (217) e mettendosi in scia della Mercedes (289, con il terzo di Hamilton).