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Un avvio di campionato difficile, comunque al di sotto delle aspettative di una squadra con il tricolore sul petto. E quel due sventolato polemicamente in faccia all’allenatore, al momento della sostituzione. Che forse proprio per la sua platealità ha travalicato anche il cerchiobottista “la contestazione ci sta ed è un buon segno, perché voleva giocare”, frase di rito di queste circostanze.

Il video di Osimhen e la polemica con il Napoli

Ma nascondere di tutto e di più dietro al classico dito, questa volta, rischia di non essere possibile. Perché dopo il video pubblicato e poi rimosso dal profilo ufficiale del Napoli, la frattura tra il club partenopeo e il suo uomo di riferimento, Victor Osimhen, rischia di non essere sanabile.

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Un video in cui si vede l’attaccante azzurro calciare e non realizzare il penalty contro il Bologna e che nella ricostruzione grafica postata dai social del club viene accompagnato da un audio giudicato irrispettoso da Roberto Calenda, agente proprio del giocatore. “Quanto accaduto oggi sul profilo ufficiale del Napoli sulla piattaforma TikTok non è accettabile”, ha pubblicato l’agente su X, l’ex Twitter. “Un filmato che deride Victor è stato prima reso pubblico e poi, ma ormai tardivamente, cancellato. Un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore e si somma al trattamento che il ragazzo sta subendo nell’ultimo periodo tra processi mediatici e fake news. Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali ed ogni iniziativa utile a tutelare Victor Osimhen”.

Il rinnovo e le tensioni con il Napoli: il caso Osimhen

Tanto tuonò che piovve, avrebbe detto Socrate. Solo che in questo caso Osimhen ha fatto tutto fuorché prenderla con filosofia. Forse il clima da post idillio spallettiano, forse quelle scintille che sono fuoriuscite dallo spogliatoio dopo l’arrivo di Rudy Garcia, hanno creato l’incendio di cui sopra. Alimentate anche dal fatto che la cenere non s’era mai spenta, dopo trattative per il rinnovo del contratto che in estate avevano vissuto momenti alti e bassi, tra incursioni arabe e precedenti finestre spalancate sulle big d’Europa. I 4,5 milioni l’anno garantiti dall’accordo in essere con il Napoli, sino al 2025, sfioriscono non solo al cospetto delle cifre decuplicate offerte dalle parti del Golfo. Ma anche – se non soprattutto – di fronte alle aspettative di un giocatore che, da capocannoniere, pensava di essersi ritagliato uno status diverso anche alle pendici del Vesuvio. Cosa che, il video in questione, evidentemente ha rimesso in discussione.