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Un uomo simbolo in un luogo simbolo, per un premio che è divenuto esso stesso effige del ciclismo. Il Premio internazionale Vincenzo Torriani scala le rampe che portano al Museo del ciclismo, al Ghisallo, e vi porta la cerimonia di premiazione della sua venticinquesima edizione.

L’edizione numero 25 del Premio internazionale Torriani

Un premio, “il Torriani”, che porta degnamente il nome dello storico patron del Giro d’Italia, icona tutt’oggi dello sport a livello internazionale. Proprio come il riconoscimento che ne fa vivere il nome, per volere innanzitutto dei figli e di quel patrimonio di cultura sportiva che il nome Torriani è riuscito a condividere attraversando le generazioni.

Ascolta il podcast: Ciclismo, dalla Coppa Agostoni al Lombardia, passando per il Torriani

Il premio è nato nel 1998 per la volontà volontà dell’allora direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò, e di Aldo De Martino, giornalista Rai. E dal 2003 prosegue per volontà dei figli del “Patron”, organizzatore del Giro d’Italia dal 1948 all’inizio degli anni Novanta. Ogni anno celebra l’opera di campioni del ciclismo e le loro imprese, come quelle di imprenditori, organizzatori, giornalisti che hanno testimoniato con la loro professione l’amore per questo sport.

Venerdì 6 ottobre al Ghisallo il Premio internazionale Torriani

Il palcoscenico del Museo del Ghisallo farà il resto per celebrare degnamente l’appuntamento, programmato per venerdì 6 ottobre alle 11.30. Le statuette in bronza, opera dello scultore Domenico Greco, saranno assegnate a Moreno Argentin (campione del mondo 1986 e vincitore di classiche “monumento”), a Pier Bergonzi (vicedirettore de La Gazzetta dello Sport e direttore di Sport Week), Giancarlo Brocci (fondatore e ideatore della ciclostorica “L’Eroica”) e Italo Zilioli, corridore protagonista degli anni Sessanta e Settanta, a cui andrà il “Cuore d’argento”.
L’evento è realizzato in collaborazione con Fineco, con il Patrocinio della Regione Lombardia.