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Quanto conta il carisma? Molto, in certe situazioni. Come quando è il peso specifico della propria personalità a spostare gli equilibri. Antonio Conte lo sa e Aurelio De Laurentiis pure. Che al primo ha pensato per affidare la panchina del suo Napoli, dopo la balbuziente prima parte di stagione dei campioni d’Italia. Che all’insù hanno solo il naso alla francese, in questo tribolato avvio di campionato sotto la guida di Garcia.

Il Napoli di Garcia: malissimo nella percezione, solo così così nei fatti

Che, ben inteso, veri disastri non ne ha combinati. O almeno molto meno di quelli che il sentore comune gli attribuisce: 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Quinto posto momentaneo in classifica: certo, con il tricolore sul petto e l’ambizione di far valere il proprio status di campioni in carica, ma pur sempre a punti 7 da un Milan che ha perso il derby e ha vinto tutte le altre.

Ma di carisma si parla, se si ragiona di Napoli, anche per il feeling che proprio l’ex allenatore della Roma ha avuto sullo spogliatoio azzurro. I tanti (troppi) screzi plateali, le sostituzioni mal digerite da giocatori simbolo e la pesante eredità di quell’inimitabile stagione scorsa. Quando il ciuccio si trasformò in puledro, lasciandosi alle spalle e sotto gli zoccoli solo la polvere delle altre pretendenti al tricolore.

De Laurentis lavora al dopo Garcia: Napoli, non solo Conte o Tudor

Il carisma, De Laurentiis, l’ha rintracciato nell’ex allenatore di Inter e Tottenham e già cittì della Nazionale. Proprio il ruolo ricoperto ora da Spalletti, ultimo profeta in patria partenopea. Con Garcia sempre più distante da un futuro sotto il Vesuvio, il patron ha pensato a Conte e al suo sabbatico anno insieme ad amici e famiglia, anche per smaltire recenti problemi di salute e una carriera logorante a bordo campo. Dovesse riuscire a convincere Conte, De Laurentis avrebbe risolto i propri problemi. Ma convincere il tecnico salentino a salire a treno in corsa non è così semplice, ragion per cui il presidente potrebbe andare avanti con quel che ha. Sebbene tutto ci sia, dalle parti di Castel Volturno, tranne l’entusiasmo. Sì, certo, uno dei nomi rimbalzati con insistenza è quello di Tudor, ex di Verona e Udinese. Abbastanza carismatico?