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L’ultimo appuntamento del Fia World endurance championship 2023 va in scena nel Golfo Persico con la 8 Ore del Bahrain. Gli equipaggi della Ferrari 499P si presentano al settimo round del calendario in terza e quarta posizione, rispettivamente con la Hypercar numero 51 di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, e la 50, di Fuoco-Molina-Nielsen.

Ferrari, Mondiale endurance: la chiusura con la 8 Ore del Bahrein

I piloti del Cavallino mettono a fuoco l’ultimo appuntamento della stagione iridata di endurance: Ci avviamo alla conclusione di una stagione che senza dubbio considero positiva, caratterizzata da un grande inizio suggellato dalla pole position a Sebring e da cinque podi nelle prime gare dell’annata sino alla strabiliante vittoria di Le Mans. Purtroppo stiamo terminando con maggior fatica, ma siamo consapevoli che il nostro potenziale sia un altro”, sono le parole di Antonello Coletta, Ferrari global head endurance e cose clienti.

“In Bahrain disputiamo l’ultima gara di questa prima annata della 499P. Una stagione molto positiva che ha visto la nostra Hypercar mostrare una buona competitività, sin dalla prima gara, ed altrettanta buona affidabilità. Nelle ultime due settimane abbiamo dunque lavorato intensamente per chiudere alla 8 Ore con una bella prestazione. Siamo altresì consapevoli che sarà una gara molto combattuta, visto le prestazioni degli altri concorrenti, e che salire sul podio sarà molto difficile. Come sempre non ci daremo per vinti e, nonostante sarà un’impresa quasi impossibile, cercheremo di mettere i nostri piloti in condizione di lottare per il campionato Piloti che è ancora matematicamente aperto”, gli ha fatto eco Ferdinando Cannizzo, Ferrari head of endurance race cars.

Fuoco e Giovinazzi, le aspettative dei piloti Ferrari per la 8 Ore del Bahrain

Per Antonio Fuoco, pilota della 499P #50, “la 8 Ore del Bahrain sarà sicuramente una gara difficile considerate le condizioni che incontreremo, a partire dalle alte temperature. Non credo che su questa pista avremo un vantaggio rispetto ai nostri concorrenti, considerato il layout del tracciato. Cercheremo di fare del nostro meglio per concludere nel miglior modo possibile una stagione che ritengo complessivamente positiva per la nostra squadra. Sakhir è un impianto nel quale Ferrari ha raccolto grandi risultati negli scorsi anni con la 488 GTE: ricordo con grande soddisfazione la vittoria del 2022 quando con Miguel tagliai per primo il traguardo nell’ultima gara della classe Lmgte Pro.”

“La pista di Sakhir mi piace molto, ma l’ultimo appuntamento stagionale non sarà affatto semplice” è invece la lettura del pilota Antonio Giovinazzi. “Otto ore sono lunghe e il fattore-caldo, considerando le temperature che si toccano in Bahrain, potrà influire sul risultato. Dovremo essere molto concentrati ed evitare ogni errore per farci trovare nella fase finale della corsa in una buona posizione, per provare così a ottenere un buon risultato al traguardo. Per noi sarà la conclusione di un anno fantastico, in cui brilla il risultato entrato nella storia alla 24 Ore di Le Mans”.