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Se Nole Djokovic ha fissato il tetto alla propria carriera dicendo che giocherà sino ai 40 anni, Max Verstappen ha più similitudini con i Manuel Poggiali, i Casey Stoner e i Nico Rosberg. Quelli che – seppur per motivazioni differenti – hanno scelto di dire basta alla propria attività prima che l’anagrafica decidesse per loro.

Formula 1, Verstappen: “Correrò finché sarò al 100%”

Il pilota olandese della Red Bull, tre volte campione del mondo e reduce da un’annata dominata in lungo e in largo, sa qualche potrebbe essere il solo ostacolo alla sua permanenza dentro a una monoposto: “Mi fermerò solo quando non sarò più al 100%”. Chiarezza di idee, certezza di intendimenti, per uno che titubanze non sembra avvezzo a dimostrarne al volante e come la sua espressione sempre contrita nel cercare la perfezione anche testimonia.

Verstappen e il contratto con la Red Bull in scadenza nel 2028

“È molto semplice”, ha spiegato SuperMax. “Avrò questo approccio fino al giorno in cui mi dirò che non potrò più farlo. E allora mi fermerò. Amo la competizione e mi piace vincere le gare, non mi annoia. So che se corressi a un’intensità inferiore non sarei al 100% di quello che posso fare. E se non sto dando il 100%, allora mi stufo e preferisco non guidare”. Nulla di più distante di quel che i suoi rivali attuali avrebbero voluto sentirsi dire, visti i 10 successi consecutivi ottenuti nella stagione appena conclusa e i 18 successi alla bandiera a scacchi. Titolo piloti e titolo costruttori che avrebbe potuto vincere da solo, Verstappen. Uno che con la Red Bull delle meraviglie ha un contratto sino alla fine del 2028 e che alla luce delle dichiarazioni di cui sopra potrebbe far pensare che possa essere l’ultimo della carriera. Sebbene a scadenza, il figlio di Jos, avrà solamente 31 anni.