ChatGPT: il chatbot di AI più discusso del momento. Troppo intelligente?
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Cos’è

Sebbene sia ancora un prototipo, sviluppato dall’organizzazione no-profit di ricerca sull’intelligenza artificiale che promuove lo sviluppo delle AI amichevoli (intelligenze artificiali in grado di fare il bene della comunità), ChatGPT è l’acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer ed è appunto un chatbot, ma fuori dal comune.

Straordinario, ma qual è il tallone d’Achille?

ChatGPT è capace di esprimersi normalmente tramite testo, ma presenta un livello di conversazione al pari di un umano, con un fine intellettuale onnisciente. Ecco perché, già negli USA e in Australia è stato vietato l’utilizzo per realizzare studi accademici. Il suo segreto? La capacità di apprendimento automatico senza eguale dato da un sofisticato modello di machine learning, il cui ambiente di addestramento è cloud Azure di Microsoft. D’altro canto, non è abile in matematica, anche il più semplice calcolo algebrico lo manda in confusione.

Come si attiva?

Per provare ChatGTP basta collegarsi al sito di riferimento: chat.openai.com, attivando gratuitamente un account. L’home page del servizio permette di usufruire di una guida introduttiva ed esempi di impiego.

Le applicazioni di ChatGPT

Cos’è in grado di fare ChatGPT? Tra le applicazioni si annoverano: il classico gioco di domande e risposte, correzione grammaticale, riassunti simili a quelli di un bambino delle elementari, traduzione di testi difficili in concetti semplici, linguaggio naturale per l’Api OpenAI, traduzioni, creazione di codice, creazione di una tabella da un testo lungo ecc. Un vero e proprio copywriter che ha sviluppato competenze di insegnante, sviluppatore, ricercatore, divulgatore e marketer. 

I pericoli

Visto il successo straordinario di questo innovativo chatbot basato su Ai, il pericolo è dietro l’angolo perchè ha attirato l’attenzione dei truffatori del web, che hanno l’obiettivo di creare minacce informatiche e virus. Ad esempio, è iniziata la diffusione di finte applicazioni da scaricare sul proprio smartphone, che in realtà non hanno nulla a che fare con ChatGPT, ma hanno il solo scopo di installare nel device dell’utente contenuti malevoli, rubare dati per estorcere pagamenti e molto altro ancora. Per visualizzare tali app e tenersi al sicuro, cliccare qui.