⏱️ 2 ' di lettura

Oggi Jasmine Paolini, dopo la vittoria all’Atp di Dubai, è numero 14 Wta. Ciò significa che ha già fatto meglio di quasi tutte le giocatrici italiane di tennis. Davanti a lei restano Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani, tutte top 10, Farina (11) e Reggi (13). ‘Jas’, dunque, ha superato se stessa e pure il record del suo coach Renzo Furlan, che si era fermato a quota 19 Atp. Ma è davvero una sorpresa, questo traguardo della 28enne toscana, oppure è la logica conseguenza di una serie di scelte corrette?

Jasmine Paolini e i pochi che avrebbero scommesso su di lei

La bilancia pende più verso la seconda ipotesi, che racchiude pure un avvertimento a tecnici e addetti ai lavori: attenzione a dare giudizi definitivi su qualcuno, perché si è sempre in tempo a essere, clamorosamente, smentiti dai fatti. Per anni, Jasmine è stata considerata una buona giocatrice con dei limiti precisi: si parlava del fisico – è alta poco più di un metro e 60 centimetri – ma pure di un tennis buono sì, eppure non abbastanza da permetterle di superare certe barriere.
A pensarla diversamente erano in due: lei stessa e un coach che l’ha presa per mano 8 anni fa, seguendola poi a tempo pieno a partire dal 2020. Furlan, appunto.

Renzo Furlan e il segreto del successo di Jasmine Paolini

È stato lui a darle quella fiducia in più che serviva per il salto di qualità: “Noi – ha spiegato l’allenatore – ci diciamo sempre che il giusto bilanciamento è tra disciplina, motivazione e serenità. Per far andare veloce la palla servono tecnica, spinta e decontrazione. Serve la testa libera”. E poi servono gambe veloci, quelle che Jasmine ha sempre avuto. Questo mix ha condotto al trionfo di Dubai, inatteso certo, ma non miracoloso. La parabola della 28enne Paolini somiglia per certi versi a quella di una Schiavone a inizio carriera: anche nel suo caso pochi credevano a un possibile approdo ad altissimi livelli, anche in quel caso tutti furono smentiti. Come nella storia di Jas, pure nelle imprese di Francesca era entrato in qualche modo Renzo Furlan. E non deve essere un caso che proprio lui, capace di andare oltre quelli che molti vedevano come limiti invalicabili, sia stato in grado di aprire gli occhi a due ragazze dal potenziale nascosto. Nascosto per chi non ne capiva abbastanza. Che non sia solo l’inizio di una grande scalata verso la vetta del ranking Wta per la 28enne toscana?