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Il 28 marzo 2004 a Miami c’è un terzo turno destinato a rimanere nella storia. Si affrontano per il loro primo testa a testa Roger Federer e Rafael Nadal. Un match a senso unico, ma non nella direzione che quasi tutti si sarebbero aspettati. In quel momento Roger è numero 1 Atp e vanta 2 Slam in bacheca, mentre Rafa è un 17enne che ha ambizioni straordinarie, ma è ancora all’inizio del suo percorso ed è numero 34 del ranking.

Federer e Nadal, le premesse per una sfida storica

In realtà l’atmosfera che precede l’incontro è già elettrica, si percepisce di essere di fronte al capitolo d’esordio di quella che potrà diventare una saga destinata a protrarsi nel tempo. La sensazione aumenta a dismisura durante la partita, dominata da un Nadal che proprio in quel momento, senza rendersene conto, getta le basi per i successi futuri. E per il 24-16 definitivo nel bilancio contro Federer.

Amici e nemici, Federer e Nadal nella storia del tennis

Quel 6-3, 6-3, come avrebbero poi ammesso gli stessi protagonisti e come molti osservatori hanno constatato a posteriori, finì per essere un grimaldello efficacissimo per aprire lo scrigno dei tesori di Rafa, cominciando al contempo a creare dei dubbi nella mente del basilese, fin lì in sostanza senza rivali. Soprattutto, senza rivali che potessero fargli pesare qualche anno di vantaggio sulla carta d’identità.

Oggi, con Roger dedito alla vita privata da qualche tempo, Rafa è ancora nel tour che prova a spostare sempre un filo più in là la data dell’addio. E probabilmente, di questi tempi, un pensierino a quel 28 marzo 2004 gli sarà sfuggito: il primo confronto fra due icone destinate, insieme, alla leggenda del tennis.