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Guai a darla per morta, la Juventus. Fino alla fine, si canta all’Allianz di Torino, e fino alla fine i bianconeri hanno dimostrato di poter piazzare la zampata dell’animale ferito, quello che in campionato ha dimenticato come si fa. Aspetta la Coppa Italia, Massimiliano Allegri, per ridare il sorriso ai suoi: Chiesa e Vlahovic già erano giocatori di riferimento, ancora di più lo sono diventati con l’uno-due che proietta ora la Juve in finale di Coppa Italia.

Coppa Italia, la Juve batte 2-0 la Lazio nella semifinale di Coppa Italia

Ha il nome di Vlahovic e Chiesa il successo della Juventus sulla Lazio, nella prima delle due semifinali di Coppa Italia: Allegri, neanche con il corto muso che ormai si porterà appresso a titolo indeterminato, si prende la rivincita su Igor Tudor, capace con i biancocelesti di imporsi solamente tre giorni prima in campionato. Per la Juve arriva così il secondo successo delle ultime 10 partite e di programmare la prossima semifinale di ritorno, fra tre settimane a Roma, con un piglio differente.

Coppa Italia, Allegri: “Adesso non dobbiamo esaltarci”

Non che la partita sia da consegnare a futura memoria, ben inteso, quantomeno in termini di spettacolo. Questo nonostante prima del match Allegri e Tudor abbiano cambiato e non poco, risvoltando l’undici iniziale con 5 cambi a testa rispetto alla sfida di campionato. Per godersi la prova, in tribuna allo Stadium c’è anche John Elkann, a testimonianza di una compattezza dell’ambiente che di sicuro al triplice fischio è emersa con maggior evidenza.

Anche perché la Lazio non fa propriamente paura, con Immobile là davanti e il duo Felipe Anderson e Luis Alberto a supporto. “Una bella vittoria”, commenta al termine proprio Allegri. “Ho una squadra che si prende le proprie responsabilità e il successo deve darci fiducia. Ma la finale non è ipotecata, manca il ritorno. Per questo non dobbiamo esaltarci ma pensare a sistemare il campionato nel migliore dei modi, in una sfida contro una squadra forte come la Fiorentina”.