⏱️ 2 ' di lettura

Due semifinali, un gol fatto, tre subiti. L’Europa League lascia intravedere la finale, ma per le italiane rimaste in corsa la strada è tutto fuorché in discesa. Lo dice l’andata delle gare di semifinale, con l’Atalanta che sta meglio della Roma, dopo il pareggio in casa dell’Olympique Marsiglia. Bilancio diametralmente opposto è invece quello dei giallorossi di Daniele De Rossi, sconfitti a domicilio 2-0 dal Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, ora più che mai proiettato verso la sfida che deciderà la coppa.

Europa League: Atalanta 1-1 in casa dell’Olympique Marsiglia, Roma 0-2 con il Bayer

Tra le due, insomma, è proprio l’Atalanta che ha più di un motivo per sorridere. Innanzitutto perché l’1-1 lascia speranze concrete di far valere il fattore campo, ma anche perché dopo il vantaggio in partenza di Scamacca sono stati gli errori a ridimensionare il risultato. Come dire che, di fronte a una Dea con maggior convinzione, il tentativo d’assalto dei francesi potrà essere respinto nella gara del Gewiss Stadium. Certo, tra il dire e il fare c’è di mezzo proprio il Marsiglia che con Mbemba aveva già ristabilito il pari allo scoccare del minuto 20. L’assalto finale dell’Olympique, nel match di giovedì 3, è passato innanzitutto dai piedi di Aubameyang e dalla sua imprecisione, che consentono a Gasperini di programmare il ritorno con una percentuale di fiducia superiore. In attesa di recuperare Kolasinac (infortunatosi per una brutta caduta).

Europa League: le possibilità di Atalanta e Roma in vista del ritorno di semifinale

Di tutt’altro tenore i pensieri di Daniele De Rossi, in vista della gara di ritorno, dopo che la sua Roma è caduta 2-0 all’Olimpico, di fronte a un Bayer Leverkusen in grado di allungare a 47 la striscia di risultati utili consecutivi. Cose da non crederci, per i freschi campioni di Germania targati Xabi Alonso, come difficile da credere sembrano essere le chance di rimonta per il return match. Al di là del risultato, è la lettura tra le pieghe della sfida capitolina a raccontare che la distanza tra la Roma (alla quarta semifinale europea di fila) e il Bayer è anche più ampia. Come per l’Atalanta, anche in questo caso la consolazione potrebbe arrivare dal fatto che sono state disattenzioni proprio della Roma a indirizzare la partita. Dopo la parte alta della traversa colpita da Lukaku, di testa, lo sciagurato retropassaggio di Karsdorp ha spalancato le porte a Wirtz, schierato attaccante e in gol il giorno prima di compiere 21 anni. Per la Roma è iniziata lì una fase di torpore da cui non si è più risvegliata, se non al momento della sostituzione proprio del difensore, subissato dai fischi. Nel secondo tempo la rete dello 0-2 di Andrich (con esultanza sotto la Sud e conseguenti tafferugli in tribuna), pietra tombale sulla partita e in parte anche le speranze di ritorno. Anche se De Rossi, per ragion di stato o per ottimismo, ha poi detto che “pur difficile, non sarà impossibile”. Il gol fallito da Abraham nel recupero, con un colpo di testa spedito alto a porta pressoché sguarnita, avvalorerebbe proprio questa speranza.