farina di larve
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Dimenticate i tempi in cui temevate che le larve della farina potessero rovinare la base delle vostre torte e focacce, ora la farina stessa può essere fatta di larve. A dare il via libera all’immissione in commercio della farina di larve trattata è stata la Commissione europea, che l’ha inserita nella lista dei ‘novel food’, i nuovi alimenti.

Più precisamente, l’Unione europea ha dato l’ok alla commercializzazione della polvere di larve intere di tenebrio molitor, la larva gialla della farina, trattata con raggi ultravioletti. 

Diverse le obiezioni e le reazioni negative suscitate dalla decisione della Commissione sulla farina di larve, tra queste anche quelle di alcuni esponenti della destra politica nostrana, come il leghista Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, che sui social scrive: “Oggi il Parlamento europeo ha votato a favore dei cibi fatti con le larve del verme della farina giallo. Voler portare sulle nostre tavole queste schifezze è un affronto ai nostri agricoltori e agli alimenti della nostra tradizione. Era questo il cambio di passo in agricoltura promesso da Ursula Von der Leyen? L’impressione è che a Bruxelles continuino a dare retta a multinazionali e presunti ambientalisti. Ma la Lega si batterà sempre per fermarli”. 

Fermamente contraria all’arrivo sul mercato della farina di larve anche Silvia Sardone, europarlamentare della Lega e coordinatrice Patriots for Europe in commissione Envi, che in una nota fa sapere: “Oggi nella commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, la maggioranza del Parlamento europeo ha clamorosamente votato a favore degli insetti a tavola, respingendo un’obiezione presentata dal centrodestra e sostenuta anche dalla Lega e dai Patrioti per l’Europa, facendo sì che larve delle tarme gialle (tenebrio molitor) vengano considerate come ‘novel food’ dall’Ue. Ancora una volta, la sinistra antepone gli interessi delle multinazionali a quelli dei consumatori e alla sicurezza alimentare: e stupisce che anche eurodeputati italiani a cominciare dal presidente De Caro, che dovrebbero essere in prima linea per la tutela del Made in Italy, possano tollerare e sostenere questa deriva. L’Ue vuole gli insetti a tavola? Se li mangino loro”.