Le applicazioni per smartphone che consentono alle persone di avere incontri romantici vedono il numero dei loro utenti aumentare con costanza: queste app di dating sono infatti sempre più diffuse ed utilizzate e ne spuntano di nuove ogni anno, soprattutto con l’avvicinarsi di San Valentino, la festa dedicata agli innamorati.
E anche chi non è innamorato spera di trovare presto l’amore, magari proprio grazie ad un’app d’incontri con un ‘match’ perfetto nel giorno di San Valentino.
Nonostante siano indubbi e sotto gli occhi di tutti i vantaggi che le app di appuntamenti possono offrire, soprattutto alla luce di una società sempre più distante fisicamente e parallelamente sempre più connessa tramite device tecnologici, sono molto meno noti i rischi che si possono celare dietro queste apparentemente innocue applicazioni.
Per fare un esempio, ad effettuare una prima selezione sulla base delle informazioni e delle risposte alle domande date dall’utente è l’intelligenza artificiale, che, come un vero e proprio Amoretto di pixel e circuiti, scaglia frecce digitali verso gli utenti più simili a te.
L’intelligenza artificiale, a capo della quale troviamo il neonato e già famosissimo ChatGtp, rischia così di tramutarsi da ‘primo smistatore’ a vero e proprio interlocutore di intere conversazioni, programmata per inviare frasi ad effetto capaci di far battere il cuore dell’utente.
Come spiegato al sito Mashable dal manager di OkCupid, Michael Kaye, e come ripreso dall’Ansa, se un utente sfrutta le frasi che ChatGpt ha formulato ha una possibilità del 40% superiore di ottenere corrispondenze migliori rispetto agli utenti che non sfruttano l’intelligenza artificiale per scrivere le loro risposte. Una possibile deriva del fenomeno? Le persone non usciranno con coloro con cui si sono scritte, ma con la persona che ha chiesto a ChatGpt di ‘fare colpo’ al posto loro. Distopico no?
Un altro rischio che si può annidare tra le file di codice che danno vita ai siti e alle app di incontri è rappresentato dai furti d’identità e dalle truffe finanziarie. Soprattuto a San Valentino infatti aumentano su questi siti i casi di phishing (furto identità e frode finanziaria), di doxing (la condivisione pubblica non autorizzata di dati ed informazioni personali) e lo stalkerware, ovvero l’installazione segreta di un particolare tipo di software che monitora tutte le attività online e traccia la posizione dell’ignaro proprietario del device.