It takes a fool to remain sane, cantavano i The Ark. Anche se è forse lo stay foolish di Steve Jobs a far tuttora più presa sull’opinione comune. Di certo è che Pecco Bagnaia il concetto l’ha avuto ben chiaro, in occasione del Gp del Qatar che ha aperto il Mondiale di MotoGp. Non per niente è lo stesso bicampione del mondo in carica a dirlo, subito dopo la bandiera a scacchi: ” “Ho cercato di fare il matto da subito per esser primo ed iniziare a gestire”.
MotoGp, in Qatar vince Bagnaia: Marquez quarto, Acosta c’è. Martin pure
Nasce da qui il successo sul Gp quatariota e dalla consapevolezza che “sapevo che qualcosa andava fatto per migliorare rispetto alla Sprint” ha poi detto Bagnaia. Riferendosi al successo di Martin nella gara corta, davanti a Binder e Aleix, che ha avuto la meglio di Bagnaia nel finale. Una gara che aveva visto Marc Marquez quinto e Bezzecchi undicesimo.
Fatta la premessa, Bagnaia ha fatto seguire i fatti, portandosi a casa il primo vero podio del campionato e mettendosi nel caso una certezza: “Ora andiamo a Portimao ancora più consapevoli”. Una consapevolezza propria anche di Binder su Ktm e dello stesso Martin sulla Ducati Pramac, con lui proprio sui tre gradini del Gp.
Il Mondiale di MotoGp riparte da Pecco Bagnaia
Con la vittoria numero 19 nella massima categoria, Bagnaia ha fatto capire di essere ancora lui l’uomo da battere, anche se la concorrenza agguerrita si era annunciata e agguerrita è stata. Il pilota piemontese, partito dalla quinta piazza, dopo poche curve si è messo davanti al gruppo e ha dettato il ritmo, insostenibile per tutti li altri. Tra i protagonisti annunciati e quelli meno attesi, nota di merito per il 19enne Acosta, partito ottavo e poi quarto al traguardo anche per via delle gomme consumate della sua Ktm.