⏱️ < 1 ' di lettura

Avanti come prima, più di prima e possibilmente meglio di prima. La Serie A non cambia il proprio format, almeno per il momento. Lo ha detto chiaramente l’assemblea dei club andata in scena nella giornata di lunedì 12: 16 squadre hanno votato per la salvaguardia dell’attuale format a 20, Inter, Juventus, Milan e Roma si sono invece dette favorevoli a scendere a 18.

Serie A a 20 squadre, inascoltata la proposta delle big

Nessun ribaltone, insomma, forse semmai la conferma che anche i sovrani non comandano senza l’esercito. Di certo, in ogni caso, una mancanza di compattezza in Lega che si è confermata, seppur magari con proporzioni diverse rispetto ai timori della vigilia. “Vogliamo evitare le troppe partite: si gioca troppo, ne va della salvaguardia dei giocatori, che sono il nostro patrimonio”, è stata la tesi del presidente del Milan, Paolo Scaroni. Perché per i quattro club contrari il tema principale è proprio quello relativo al numero di partite, destinato a lievitare ulteriormente con la nuova Champions League del prossimo anno. Non che sia partita persa, in ogni caso, perché le big proveranno nuovamente a perorare la bontà della causa.

Niente Serie A a 18 squadre, Cairo parla di Superleghina

“Quella che hanno voluto fare è sembrata una Superleghina. L’altra era la Superlega, questa è la Superleghina”, sono poi state le parole del presidente del Torino, Urbano Cairo, all’uscita dall’assemblea. “Non è una spaccatura, loro hanno avuto un atteggiamento sbagliato”.