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La Champions con il Salisburgo, poi la Roma di Mourinho ma pure di Lukaku. Tutto in pochi giorni, tutto da prima della classe. L’Inter inaugura a San Siro il turno di Champions sfidando al Meazza il Salisburgo e facendo quel minimo di rotazione che le permette di far tirare il fiato a chi – in questa prima parte di stagione – più di altri ha speso.

Champions League, la capolista Inter contro il Salisburgo

Leggasi alla voce Barella e Thuram, ma anche Dimarco e Acerbi. Certo, a Inzaghi le alternative non mancano. Visto che lasciar fuori Frattesi, di questi tempi, risulterebbe persin complicato. Ben venga quindi il turno di riposo a Barella, peraltro costretto a spendere energie mentali anche per il caso scommesse, che l’ha suo malgrado coinvolto in notizie rispedite al mittente con tanto di carte bollate e querele. Dentro, in attacco, anche Sanchez, desideroso di ritrovarsi un posto e un perché in un attacco che vede poche alternative credibili alla coppia Lautaro-Thuram e che deve attendere ancora un paio di settimane prima di ritrovare tra i disponibili l’infortunato Arnautovic. Ci sono poi Carlos Augusto a sinistra e De Vrij al centro della difesa che rappresentano qualcosa in più di una semplice alternativa e che consentono ai nerazzurri di mantenere inalterato il proprio valore almeno sulla carta.

Nel Salisburgo in campo Simic, il figlio dell’ex interista Dario

Cercare i tre punti nella casalinga contro il Salisburgo permetterebbe di aggiungere un mattoncino alla costruzione di una stagione di vertice e che vede, a fine novembre, la trasferta a Lisbona a cavallo delle trasferte in casa di Juventus e Napoli. Vincere con il Salisburgo, tra l’altro, consentirebbe di approcciarsi alla Roma con la mente sgombra e lo spirito di chi si appresta a ritrovare il figlio rinnegato, quel Romelu Lukaku che su di sé avrà – domenica pomeriggio a San Siro – anche il peso di un’accoglienza che sarà tutto fuorché rose e fiori. Mourinho, squalificato dopo le polemiche nel finale della sfida con il Monza, salterà nuovamente l’appuntamento con la sua ex squadra. Ex squadra anche di Dario Simic, difensore croato dell’Inter tra il ’99 e il 2002, prima di una finestra più ampia in rossonero qualche stagione dopo. Per lui, a San Siro, ci sarà innanzitutto lo sguardo puntato sul figlio Roko, punta del Salisburgo e pericolo numero uno della squadra austriaca.