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La prima internazionale di Daniele De Rossi in panchina, la nuova sfida con il Feyenoord per cercare la ribalta europea. L’andata dei playoff di Europa League mette la Roma di fronte agli stessi olandesi sfidati nella finale di Conference League 2022, vinta dai giallorossi, e nei quarti della scorsa Europa League.

Playoff di Europa League, la Roma in casa del Feyenoord

Ci sono gli ottavi di finale di Europa League, in palio, e il fischio d’inizio alla doppia sfida sarà dato nel tardo pomeriggio di giovedì 15 a Rotterdam. Là dove i tifosi giallorossi non potranno esserci, viste le precedenti scintille tra tifoserie, che interdiranno anche l’arrivo dei tifosi olandesi all’Olimpico, la settimana seguente.

De Rossi, il paragone con Mourinho…

La Roma si presenta all’appuntamento con i gradi di favorita, non fosse altro che per quella storia recente che l’ha vista – con Mourinho in panchina – vincere una Conference League e giungere la passata stagione in finale di Europa League, poi persa con il Siviglia. No, tutto fuorché semplice il compito di Daniele De Rossi, che ha saggiamente spiegato come la squadra debba cercare di procedere nel solco europeo di quella mourinhana: “Dobbiamo proseguire quel percorso”, sono state le sue parole alla vigilia. Il termine di paragone, per De Rossi, è anche la Roma di Spalletti, abbonata a ottavi o quarti di Champions League: “Dobbiamo tornare a essere quella squadra, quella che arrivava tra le prime 16 o le prime 8 d’Europa”, ha rincarato De Rossi.

…e l’anello del portoghese a Pellegrini (contestato)

Per perseguire lo scopo, De Rossi non stravolge l’11 di riferimento e anzi si limita all’avvicendamento Svilar-Rui Patricio tra i pali e quello tra Spinazzola e Angelino in fascia. In attacco, tridente Lukaku-Dybala-El Shaarawy, a cui potrebbe subentrare in corsa anche Baldanzi in trequarti.
Vincere aiuta a vincere e De Rossi sa che la medicina del successo è quella che potrebbe anche lenire i maldipancia del tifo, dopo che fuori da Trigoria è stato esposto uno striscione inequivocabile all’indirizzo del capitano: “Pellegrini anello debole”, sono state le parole. Con riferimento all’anello regalato dai giocatori a Mourinho e che il portoghese, dopo l’esonero, ha lasciato nell’armadietto del capitano con il messaggio “Quando sarete uomini, me lo ridarete”.