⏱️ 3 ' di lettura

Persino lo show che necessariamente must go on, ogni tanto, deve fermarsi. Il paradosso è che avviene là dove luci al neon, spettacolo ed esasperazione del modello d’artifizio ha le proprie radici: Las Vegas. E succede in Formula 1, che per luogo comune viene definito circus e che nella stessa definizione ha le radici del proprio essere spettacolo. Eppure, quando un tombino decide si sollevarsi e piallare tutto il fondo dell’auto (quello che proprio negli States, ma in Texas, aveva portato alla squalifica di Hamilton e Leclerc) allora beh, forse il caso di farci su due ragionamenti non è così fuori luogo.

Formula 1, durante le libere si alza il tombino: danneggiata la Ferrari di Sainz

Succede tutto durante la prima sessione di prove libere, quando a rombare erano ancora le parole del campione del mondo Max Verstappen, che aveva finito di bollare il Gp di Las Vegas così: “Qui al 99% è show, l’1% è sport. Mi sento un clown”. Un’uscita che non è passata inosservata, soprattutto là dove la Formula 1 cresce a ritmi vertiginosi e dove il circus – proprio lui – punta per programmare il proprio futuro. Solo che l’approccio americano alle gare non si è dimostrato solo ricchi premi e cotillon, perché è spuntato quel tombino a far ombra al resto mettendo la sicurezza nella prioritaria posizione che merita.

Las Vegas, Vertsappen: “Mi sento un clown”. E si corre alle 2 di notte

Tutto succede mentre sul rettilineo sfreccia la Ferrari di Sainz: la macchina transita a velocità da Formula 1 e dall’on board si sente un colpo che porta all’arresto del motore. La Rossa, infatti, dopo il transito sul rettifilo principale si accomoda senza vita a bordo pista. Danneggiato il fondo, così come era successo ad altri piloti che già in precedenza avevano riportato problemi oltrepassando quel punto. Vasseur su tutte le furie, incredibilità tra box e pista e bandiera rossa a sospendere tutto. Con successiva ispezione di tutti i tombini e la seconda sessione di libere prolungata di ulteriori 90 minuti. Quando a Las Vegas sono, addirittura, le 2 di notte.

Il tombino sollevato e il fresco precedente con Sinner

A provocare lo stop del ferrarista – ha spiegato la Federazione— è stata la cornice di asfalto di un tombino che si è staccata colpendo il fondo della vettura: una dinamica molto pericolosa in un tratta ad velocità (si viaggia sui 300 orari). Prima di ricominciare l’attività, è stata necessaria l’ispezione di tutti i tombini del circuito. Risultato? La seconda sessione di prove libere, che è stata prolungata a 90 minuti, inizierà alle 11 italiane, quando cioè a Las Vegas saranno addirittura le 2 di notte. Follia tanto simile a quella che Sinner si è trovato a vivere a Parigi nelle scorse settimane, prima di dire “no, grazie” e tornarsene a letto.

Formula 1 a Las Vegas: non solo Sainz, i danni alle altre vetture

Prima di Sainz, infatti, Stroll e Zhou avevano smosso il tombino, che ha poi ceduto al passaggio di Sainz. La Ferrari, esaminate le cicatrici sulla monoposto del pilota spagnolo, ha parlato di “danni estesi” a telaio, motore e batteria. Pure Ocon aveva rimediato danni al telaio della sua Alpine, mentre l’alfista Zhou ha dovuto cambiare il fondo vettura, con un costo esorbitante per i team.

Quella di Las Vegas è una pista cittadina di 6200 metri, in larga parte coperta da asfalto stradale. Un come a Montecarlo o a Baku. Ed è una prima assoluta su questo tracciato, nella città che già nel 1981 e nel 1982 ospitò il Gp di Las Vegas, con l’ultima vittoria che premiò Michele Alboreto.