Leclerc che partiva primo e ha concluso sesto, Verstappen che invece partiva dalla seconda piazzola in terza fila ed è finito primo. Destini rovesciati per il Gp del Texas di Formula 1, ma a voler ben vedere poi nulla di così imprevedibile in questo Mondiale che l’olandese ha tiranneggiato e che continua a tenere sotto scacco. Nonostante una gran prova di Hamilton, capace di insidiare il campione del mondo, nonostante l’inusuale (quella sì) fatica con cui la prima guida Red Bull ha dovuto schiacciare il pedale destro per andare cogliere il successo numero 50.
Formula 1, Verstappen vince il Gp di Formula 1 in Texas
Basterebbe questo per dire del successo che la Formula 1 riesce a cogliere – nuovamente – negli Stati Uniti. Platea sempre più vicina alla massima categoria del motorsport, lì dove Indy e Nascar hanno nomi più famigliari al grande pubblico.
La squalifica di Hamilton e Leclerc dopo il Gp di Formula 1 in Texas
Ma quel che succede dopo la bandiera a scacchi tiene viva ulteriormente l’attenzione sul lungo fine settimana di Formula 1. Proprio con Hamilton e Leclerc che vengono squalificati a seguito delle verifiche tecniche, che hanno accertato irregolarità emerse nei controlli post-gara sui fondi vettura. Un lungo chek, che ha poi portato l’inglese e il monegasco a dire addio al secondo e sesto posto. Sul podio, lì dove Hamilton aveva festeggiato Verstappen con l’immancabile bottiglia di spumante, ci sale così l’altro ferrarista Sainz.
La squalifica arriva per la violazione dell’articolo 3.5.9 del regolamento, quello che norma la tolleranza massima di un millimetro del fondo. Gli stessi team hanno riconosciuto la differenza di misurazione, adducendo però l’usura alla combinazione “unica” tra l’asfalto sconnesso del circuito americano e “la gara sprint del sabato che ha ridotto i tempi di controllo degli assetti prima del Gp”. Giustificazioni considerate non sufficienti e che hanno portato alla squalifica.