⏱️ < 1 ' di lettura

Parli di cannibalismo e giù da una bicicletta si pensa subito a Merckx o Pagacar. Quel che s’è materializzato ieri a Madrid, invece, più che di antropofagia ha le caratteristiche bestiali di una voracità di piranha.

Le grandi corse a tappe monopolizzate dalla Jumbo Visma

I connotati famelici in oggetto sono quelli della Jumbo Visma, che forse non ha caso porta il nome di una catena di supermercati olandese. Una squadra, la Jumbo Visma, che nel 2023 ciclistico ha lasciato agli altri solo briciole. Cibandosi di un pantagruelico menù di successi, composto di tutte le portate principali di stagione.

Podio solo Jumbo Visma alla Vuelta de Espana

Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna non erano mai state fagocitate da un unico team. Almeno fino a ieri. Quando ha tagliato il traguardo finale della corsa iberica con Sepp Kuss, definitiva maglia rossa del Giro di Spagna, come qualche nostalgico lo chiama ancora. Il fatto è che sul podio sono saliti Jonas Vingegaard e Primoz Roglic, compagni di squadra proprio di Kuss. Primo, secondo e terzo, proprio come recitava la campagna pubblicitaria di uno dei formaggi re della tavola italiana.

Per entrare nel campo dei sovrani, nel ciclismo c’è però da varcare uno steccato di tulipani. Perché proprio Vingegaard e Roglic, secondo e terzo alla Vuelta, avevano chiuso sul gradino più alto Tour e Giro. Qualcosa di mai visto nella storia del ciclismo, nemmeno nel recente passato di una Sky poi divenuta Ineos che ha comunque segnato un’epoca del ciclismo.