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Non c’è aria di smobilitazione, naturalmente. Ma il percepito, quel che arriva dal non detto, fa comunque notizia. Indirettamente, anche Raffaele Palladino conferma che “girando per Monza, sento l’entusiasmo della gente per quel che abbiamo fatto. Ciò che è stato compiuto in questi due anni, resterà nella storia”. Lo dice, l’allenatore dei biancorossi, alla vigilia della partita casalinga contro la Lazio. Di certo non conscio che quelle forme verbali sempre al passato, non fanno che aumentare i sospetti di chi lo vede ormai irrimediabilmente lontano dalla panchina del Monza. Possibile che ci sia un anno sabbatico, alla porta? A diretta domanda, l’allenatore del Monza spiega: “Certe cose mi entrano da una parte e mi escono dall’altra”, suggerisce mimando il gesto all’altezza delle orecchie.

Il futuro e il passato, Palladino: “Orgoglioso di aver migliorato i giocatori”

Non ci sente, Palladino, quando gli si chiede di nuovo del suo futuro. Non ha mai voluto entrare nel merito, lasciando al non detto – per l’appunto – lo spazio per le interpretazioni. “Quel che che mi rende orgoglioso è aver regalato delle soddisfazioni ai tifosi, alla squadra. E aver migliorato ogni singolo: per un allenatore, non c’è niente di più gratificante”.

Il Monza a settembre inizierà la sua terza stagione consecutiva in Serie A, traguardo mai raggiunto nei 110 anni che hanno preceduto il 29 maggio che ricorda Pisa e lo spareggio vinto dall’allora squadra di Giovanni Stroppa. “Non c’è nulla che non rifarei”, prosegue Palladino quando gli si chiede di cosa può dirsi più orgoglioso e cosa, invece, rifarebbe di questa sua esperienza in biancorosso. “Mi sento di aver dato tutto per questa società, ogni singolo minuto della mia giornata penso al Monza”, prosegue. Intrecciando questa consapevolezza a quel che sarebbe invece potuto essere, se la Lazio avesse poi finito per offrirgli quella panchina che poi invece è andata a Igor Tudor. Avversario nel pomeriggio di sabato 4 maggio proprio sul campo dello U-Power Stadium.

Dopo il Lecce, prima della Lazio: la puntata di MonzA

“Sarri aveva un gioco con principi diversi, Tudor è un allenatore che ha fatto bene sia a Marsiglia che a Verona. Sì, è un mister che che fa dell’intensità e dei duelli un marchio di fabbrica, con lui la Lazio è più concreta e cinica rispetto alla passata gestione”.

Per vivere l’avvicinamento alla partita con la Lazio, riguarda la puntata di MonzA, condotta in studio da Marco Este. Dopo il pareggio rocambolesco di Lecce, MonzA parte proprio dal pareggio in Salento introducendo la sfida contro la Lazio grazie alla presenza in studio di Enzo Mauri, Massimo Canta e con il collegamento di Vito Troiano.