Era uscito dal campo 80 minuti dopo il fischio d’inizio di Milan-Newcastle, facendo tornare alla mente la lunga assenza dello scorso e quel che era successo nel mentre. E quando ha abbandonato lo stadio, dopo il triplice fischio, la sua camminata non faceva che aumentare le preoccupazioni del mondo rossonero.
L’infortunio di Maignan durante Milan-Newcastle in Champions
Quando Mike Maignan si adagia sul terreno di San Siro, lo sguardo rivolto in direzione della Curva sud e dei suoi compagni impegnati nell’assalto alla porta di Pope, il pensiero di ogni milanista è stato un “oh no, ci risiamo”. Il gesto di stizza del portiere, Sportiello che non perde tempo per entrare in campo e il Milan (che aveva perso da poco anche Loftus-Cheek, uscito per quello che poi si saprà essere solo un crampo) impegnato in un assalto finale che non farà prede.
L’esito della risonanza magnetica a Maignan
Certezze di una serata venute meno una a una, con quello 0-0 finale di cui Pioli ha avuto da dire che “sono al 33% soddisfatto per la prova, al 33% dispiaciuto per il risultato e al 33% preoccupato per le condizioni di Maignan”. Pioli aveva poi sviscerato il tema: “Ci è mancato il colpo del ko, ma mi tengo tutto il resto. Abbiamo fatto più di loro a livello di intensità e solo dispiace non aver vinto la prima partita del girone. Sappiamo di essere in un gruppo tosto e non possiamo essere contenti del risultato”.
Un terzo dei pensieri, anche in quel momento, erano rivolte proprio al portiere francese e ai timori di doverne fare di nuovo a meno. Sebbene il campo avesse detto poco prima che Sportiello, nell’unica occasione in pieno recupero con Longstraff, avesse sfiorato un gol che sarebbe parso una beffa. Gli esami strumentali della giornata di mercoledì hanno nel frattempo fatto tirare un sospiro di sollievo al Milan: la risonanza magnetica a cui il portiere rossonero è stato sottoposto ha esclusione lesioni, derubricando il tutto al semplice risentimento ai muscoli flessori. L’evoluzione clinica, fa sapere il club, verrà monitorata quotidianamente. “Non so se potrà giocare sabato”, aveva anticipato già martedì Pioli a San Siro. Per lui, la Lazio sembra a oggi davvero lontana.